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Attacco al Centro studi città di Orvieto. Indignata fermezza di Istituzioni e politica

Cimicchi mobilita tutte le forze
I DS invitano i propri uomini nelle istituzioni ad adoperarsi
PRC chiede alla cittadinanza di sostenete la battaglia
SDI. Convocare subito il Consiglio comunale
CGIL preoccupata per l'impoverimento del territorio
Interrogazione di Ali Khalil Rashid e Stefano Zucchierini al Parlamento
Interviene il professor Sorrentino
Conferenza dei capigruppo: "Inaccettabile la decisione di Bistoni"
SDI. "Non si può dire sempre di NO ad Orvieto"

foto di copertina

ORVIETO - Politica e istituzioni scendono in campo con indignata fermezza contro le intenzioni dell'università di Perugia di chiudere il corso di laurea, decentrato dal 2002 ad Orvieto, in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni. A richiedere una mobilitazione, per altro arrivata spontanea, è stato nella mattinata di ieri direttamente il presidente del centro studi città di Orvieto, Stefano Cimicchi, in un dossier indirizzato a istituzioni, parlamentari, organizzazioni, associazioni e partiti. A metà giornata l'interrogazione dei parlamentari umbri del Prc era già sul tavolo del ministro dell'Università, Fabio Mussi.

Intanto, a livello locale, si mobilitava il capogruppo dello Sdi, Franco Raimondo Barbabella, chiedendo con urgenza la convocazione della conferenza dei capigruppo e di una seduta straordinaria del consiglio comunale. Per Barbabella c'è bisogno "di reagire con la massima fermezza" contro quello che sarebbe "un colpo mortale per le prospettive della città e di tutto il nostro territorio" dice, anche, il capogruppo dello Sdi che non rinuncia ad un esplicito atto di accusa nei confronti della Regione, affermando che "la questione della presenza dell'università ad Orvieto ha assunto il valore emblematico di quali siano oggi e di quali debbano e possano diventare le politiche generali della Regione rispetto alle vocazioni territoriali e al diritto-dovere di ogni territorio di progettare il proprio futuro in un quadro armonico e cooperante".

E chiarezza da parte del presidente Lorenzetti è quella che invoca una volta per tutte anche la Margherita. "Orvieto ha investito sull'Università - afferma il segretario Roberto Meffi - vogliamo trasparenza e certezza sui progetti e non continui ripensamenti". A sottolineare la mobilitazione attivata ad ogni livello contro la decisione "unilaterale" del rettore Bistoni - come l'ha definita il segretario dei Ds, Capoccia - anche la Quercia, il Prc e il Pdci.

Preoccupato per l'esito della vicenda presente anche il consigliere di Fi, Morcella. "Torna in ballo la ben nota subalternità nostro territorio - dice - per cui le preoccupazioni sono contingenti ma riguardano inevitabilmente anche il futuro".

"Nello stesso momento in cui decolla il consorzio Terni Narni, Orvieto precorritrice per iniziative in tal senso subisce un pesante ridimensionamento" afferma Conticelli (Altracittà) che vorrebbe vedere scongiurato anche il rischio che la vicenda possa avere "il sapore di un regolamento di conti" dice "Se qualcuno - allude ancora - pensa che l'affossamento di un progetto possa essere compensato con qualche carica, questo è un fatto grave"

Pubblicato il: 11/08/2006

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