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SDI su università: "Ad Orvieto non si può e non si deve dire sempre NO!"

E' con questa affermazione di principio che si chiude il documento confezionato dalla segreteria dello SDI orvietano in merito alla volontà del rettore perugino Bistoni di dismettere il corso di ingegneria

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"Ad Orvieto non si può e non si deve dire sempre NO!"

E' con questa affermazione di principio che si chiude il documento confezionato dalla segreteria dello SDI orvietano sulla querelle dell'università ad Orvieto.

I socialisti comunicano che hanno attivato i loro rappresentanti nelle diverse istituzioni per contribuire ad una soluzione positiva della vicenda, che sta creando seri intralci all'aspirazione della città di costruire una propria "identità" culturale anche attraverso la presenza di corsi universitari.

Le esperienze effettuate in questi anni hanno prodotto effetti positivi e la strada individuata, anche in collaborazione con La Sapienza di Roma, può soddisfare il raggiungimento degli obiettivi perseguiti dal Centro studi e dalla città, che sono certo culturali ma che presentano già risultati economici di rilievo .
I consiglieri provinciali diesse Posti, Ricci e Forbicioni hanno coinvolto il Consiglio presentando una interpellanza.

 

Di seguito il comunicato integrale della segreteria SDI

 

 "In seno alla dirigenza dello SDI di Orvieto si è aperta un'ampia discussione per esaminare l'attuale momento di crisi rappresentato dalla paventata possibilità di non avviare il 1° anno del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni. Si rischia di non procedere, quindi, al rinnovo della convenzione tra l'Università di Orvieto e quella di Perugia.

I socialisti, tramite il proprio Capogruppo consiliare al Comune di Orvieto, hanno chiesto ed ottenuto la convocazione urgente della Conferenza dei capigruppo consiliari i quali hanno redatto un documento unitario, già diramato alla stampa e inviato a soggetti istituzionali e non.

Di seguito il 22 agosto u.s. i socialisti, proseguendo con determinazione la loro battaglia, si sono incontrati con il Gruppo consiliare e con il vice Presidente del Centro Studi Città di Orvieto - Amerigo Maresci - per valutare sia la posizione da assumere e la linea strategica da adottare rispetto alla presa di posizione dell'Università di Perugia convinti di conferire alla questione un taglio diplomatico senza toni di chiusura. A questo è seguito, sempre con gli stessi soggetti, un incontro con il presidente della Provincia il quale ha garantito e assicurato l'assunzione di azioni determinate nonché piena disponibilità all'adesione, del Centro Studi Città di Orvieto, al Consorzio universitario comprendente Terni e Narni. E' bene precisare che non si chiede una MEGA UNIVERSITA', si chiede e si pretende di avere un Istituto didattico alla portata della Città.

I socialisti desiderano fortemente mantenere il Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni; la sua assenza limiterebbe il prosieguo dell'Università di Orvieto per una serie di problematiche che, inevitabilmente, ricadrebbero sulla Città quale quello economico che limiterebbe la crescita sociale e culturale di tutta l'area orvietana: E' per questo che chiedono al Sindaco del Comune di Orvieto di istituire un tavolo con la partecipazione sia di soggetti istituzionali quali Università di Perugia, la Sapienza di Roma, Provincia e Regione, e sia di soggetti privati.

I socialisti auspicano, e non demorderanno, dal trovare una soluzione che sia la più idonea per risolvere, e chiudere definitivamente, in maniera positiva. Ad Orvieto non si può e non si deve dire sempre NO!

 

Orvieto, lì 24 agosto 2006
La Segreteria dello SDI

Pubblicato il: 25/08/2006

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