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Preoccupazione dell CGIL per un ulteriore impoverimento del territorio

La Camera del Lavoro di Orvieto  appresa, dalle notizie di stampa di questa mattina,  l'intenzione dell 'Ateneo Perugino di non rinnovare il Protocollo d' Intesa con il Centro Studi Città di Orvieto per l'anno accademico 2006/07 relativamente al l Corso di  Laurea in  Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni,  esprime grande preoccupazione per il rischio di un ulteriore  impoverimento del tessuto economico e sociale del  territorio oltre ovviamente di quello culturale.

Un fatto, se confermato, grave e ingiustificato, che rischia di interrompere la "filiera" che  intorno ad essa sta  crescendo con risultati incoraggianti.

Come CGIL abbiamo sempre rivolto grande attenzione ed attribuito alla presenza Universitaria ad Orvieto, un valore strategico per il futuro economico produttivo e anche occupazionale dell' intero territorio in una logica di "sistema  regionale" in sintonia con lo stesso Patto per l'Innovazione e lo Sviluppo dell'Umbria.

La possibile correlazione tra la decisione dell' Ateneo Perugino e la stipula  da parte del  CSCO della Convenzione con la Facoltà di Architettura della Università La Sapienza per l'attivazione del Corso di Laurea in Tecniche dell'Architettura e delle Costruzioni appare ingiustificabile tanto più se inserita  in quella logica di Umbria Unita  prima richiamata, ma al contempo cerniera naturale  del centro Italia.

Daltro canto se è vera e forte oggi la competizione fra gli Atenei è altrettanto vero che l'esperienza Orvietana ha dimostrato di poter svolgere una funzione di attrazione verso lo stesso Ateneo Perugino e che l'arroccamento al Centro è certamente una strada sbagliata; ciò non toglie la necessità di una gestione unitaria dei processi di decentramento.

E' necessario quindi che tutti i soggetti  istituzionali e non, ognuno per la propria parte, contribuiscano a modificare questa scelta se si vuole essere credibili quando si pensa di fare dell' innovazione e della ricerca il mezzo perché la  cosiddetta sof-economy, anche nel nostro territorio,  diventi qualcosa di più  di un bel progetto.

 

Orvieto, 10.08.2006

 

La Responsabile della Camera del Lavoro di Orvieto

                                (Maria Rita Paggio)        

Pubblicato il: 11/08/2006

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