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Bilancio comunale. La coperta è troppo corta

Da vedere ora come il Comune abbia rimediato a quelle che vengono definite dalla corte delle "irregolarità da rimuovere per il futuro"
Contratti derivati, il Comune verifichi il rischio

di Stefania Tomba

ORVIETO - La coperta troppo corta del bilancio comunale, dopo gli "incidenti di percorso" su assestamento e preventivo 2007, lascia scoperto, stavolta, il rendiconto 2005.  E' sui correttivi a quella manovra imposti dalla corte dei Conti alla fine di agosto che il sindaco dovrà relazionare, domani in commissione e poi venerdì in consiglio; quando all'approvazione andrà anche la relazione sul rientro nel patto di stabilità e la variazione al preventivo 2007 che sta venendo faticosamente alla luce in queste ore con un difficilissimo travaglio.

Gli appunti della magistratura contabile sul rendiconto 2005 (delibera di maggio, notificata al Comune a fine agosto) riguardavano l'emissione di 25milioni di euro di boc da parte del Comune. In particolare, la corte contestava, in merito, "l'anomala contabilizzazione di attività e passività connesse all'operazione" oltre che "la violazione del divieto di utilizzare risorse da indebitamento per il pagamento di penali per estinzione anticipata di mutui in carico". La magistratura definiva, poi, "inattendibili gli esiti delle operazioni di riaccertamento dei residui attivi e passivi riportati nel conto consuntivo e il risultato d'amministrazione".  Da vedere ora come il Comune abbia rimediato a quelle che vengono definite dalla corte delle "irregolarità da rimuovere per il futuro".

Intanto, oggi - mentre pesa come un macigno la grave disamina che la magistratura ha inviato giovedì scorso all'amministrazione sul preventivo 2007  - è il giorno della svolta per l'assestamento. Sembra che il confronto serrato di questi giorni si sia concentrato sull'effettiva possibilità di differire alle spese del 2008 i 500mila euro che il Comune deve all'Acea per lo smaltimento dei rifiuti. La questione, sollevata a settembre da Cortoni (AltraCittà) e poi portata dallo stesso all'attenzione della magistratura contabile, si era arenata di fronte ad un iniziale "no" dei revisori dei conti. 

Pubblicato il: 27/11/2007

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