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Conti in crisi, il Prc si sfila. Fi: Mocio si dimetta

In attesa di far approdare le operazioni "salva bilancio" al consiglio comunale di mercoledì che le dovrà approvare, la maggioranza resta sottocoperta con la spina nel fianco di Rifondazione comunista contraria alle manovre...

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ORVIETO - In attesa di far approdare le operazioni "salva bilancio" al consiglio comunale di mercoledì che le dovrà approvare, la maggioranza resta sottocoperta con la spina nel fianco di Rifondazione comunista contraria alle manovre.  

L'atteggiamento dei rifondatori che hanno sfiduciato il consigliere comunale - che pare voterà si al bilancio - e non partecipano alle sedute di giunta, si riallaccia ad uno stato di sofferenza dell'alleato che non si sente trattato alla pari all'interno della coalizione. Le frizioni si stanno consumando da mesi, tra mille avvisaglie, richieste di confronto singoli temi e bilanci delle partecipate, e arrivano al pettine ora con l'atto cruciale dell'approvazione del riequilibrio del bilancio. I mal di pancia di Rifondazione non influiscono tanto sull'approvazione della manovra, non disponendo il partito di alcun rappresentante in consiglio (dopo la sfiducia a Imbastoni, unico consigliere in Comune), quanto più in generale sull'equilibrio della maggioranza. Anche perché il tutto avviene in un clima cittadino per niente sereno in cui per lungo tempo, e forse ancora, ci sarebbe stato chi ha remato per la debacle e per le elezioni anticipate, immaginando possibili liste civiche trasversali "della salvezza".  

D'altro canto l'esecutivo, lo confermano anche nuovi atti che dovrebbero essere deliberati oggi, sposata la soluzione delle vendite degli immobili e dello sfondamento del patto, guarda allo sviluppo e al futuro. Con un dubbio, evidentemente, su un assessore qualora il nodo con Rifondazione non dovesse sciogliersi.

Frattanto, gli interrogativi per molti restano: sull'entità del buco (sei milioni di euro?) su quello che è stato conteggiato e quello che non  stato conteggiato all'interno delle cifre in bilancio, sulle responsabilità politiche del debito.

Ad uscire allo scoperto, invece, è Fi che tramite Guido Turreni, del coordinamento locale, invita espressamente il sindaco e giunta "a prendere in seria considerazione la possibilità di rassegnare quanto prima le dimissioni". Invitando anche tutta la maggioranza "a mettersi una mano sulla coscienza e adoperarsi perché le dimissioni siano rassegnate nel più breve tempo possibile, al fine di non aggravare ulteriormente il già palese dissesto del bilancio, con azioni affannose e sconsiderate".

Pubblicato il: 23/09/2006

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