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L'importanza delle regole nel Partito Democratico

Il coordinatore del Coordinamento Intercomunale dell'Orvietano del PD richiama all'ordine i dirigenti che "frequentemente riempiono le cronache e i giornali con dichiarazioni critiche verso il PD. Quasi che ne fossero estranei osservatori!"

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di Enrico Brugnoli

 Il PD, creato da circa due anni e mezzo, è un partito non ancora del tutto compiuto. Più volte e da più parti si è detto che la compiuta realizzazione di questa ottima idea deve essere ancora raggiunta. In qualche caso i problemi sono evidenti, e gli elettori, che avevano mostrato grande entusiasmo iniziale per il partito, oggi sono in fase di attesa. Ritengo che a livello nazionale si possa essere fiduciosi nel segretario Bersani, che uscito dalle secche del congresso e delle elezioni regionali, possa portare la nostra grande nave nell'alto mare della politica vera e sappia dare spessore, regole e radicamento al partito.

E' anche vero però che spesso si pensa ad una qualche entità superiore che debba mettere ordine a questo caos primordiale. Diversi esponenti del Partito Democratico, con ruoli politici più o meno rilevanti, frequentemente riempiono le cronache e i giornali con dichiarazioni critiche verso il PD. Quasi che ne fossero estranei osservatori! (Leggi Mario Tiberi e Paolo Borrello n.d.r.) 

Invece, tutti dovrebbero dare il proprio contributo affinché il partito sia veramente democratico e organizzato, pur nella sua concezione plurale che mette insieme sensibilità e origini diverse. Proprio questa pluralità può essere la ricchezza e il valore aggiunto del PD. Ma questo non può e non deve tradursi in mera lotta di potere tra fazioni, gruppi e correnti.

Il confronto di posizioni anche diverse nel partito deve necessariamente avvenire all'interno degli organismi, in modo di arrivare a decisioni condivise e democraticamente assunte. Non è più tollerabile leggere dichiarazioni, quasi quotidiane, di questo o quel personaggio, che mettono in cattiva luce il PD.  E' tempo che il partito parli con una sola voce, dopo aver svolto un confronto democratico tra la propria classe dirigente.

Sono perciò necessarie regole chiare ed è soprattutto urgente che il partito torni a rivolgersi ai problemi veri del territorio e, in primo luogo, di Orvieto smettendo di consumare tutte le proprie energie, umane, intellettuali e culturali in sterili confronti al proprio interno.

E' questo che si sta cercando di fare all'interno del Coordinamento Intercomunale dell'Orvietano e, credo, che qualche risultato cominci ad arrivare, anche se siamo ancora lontani dal pieno raggiungimento degli obiettivi. Certamente cercheremo di stabilire regole che correggano i problemi attuali e consentano al PD di fare da punto di rifermento per lo sviluppo del territorio e di rilanciare questo territorio nella politica provinciale e regionale.

Pubblicato il: 03/05/2010

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