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Il presidente del sindaco non passa. E' rottura tra Comune e Crescendo

Rieletto Fausto Galanello e un cda "tecnico"
- Nominato il Cda di Cresendo, nota di Fausto Galanello, riconfermato presidente
- Còncina non ci sta e abbandona i lavori dell'assemblea consortile

foto di copertina
ORVIETO - Il presidente del sindaco non passa, ed è rottura tra Comune e Crescendo per il rinnovo del cda del consorzio pubblico di promozione economica. La bufera si è scatenata ieri all'assemblea dei soci del Crescendo (Comuni dell'Orvietano e dell'Amerino, Provincia di Terni e Sviluppumbria) che doveva procedere, già dopo qualche settimana dallo scadere del mandato, alla nomina del presidente del cda e dei suoi componenti. Solo che, a quanto pare, iniziano a farsi sentire gli effetti delle contraddizioni tra un'amministrazione di centrodestra e una lunga serie di enti sul territorio da sempre in mano al centrosinistra. Ed è cosi che il sindaco, Toni Concina, ieri si è detto vittima di un "colpo di mano", abbandonando per protesta l'assemblea del Crescendo, con l'effetto che si è proceduto ad un rinnovo tecnico degli organi. Fino a fine ottobre continuerà ad essere presidente Fausto Galanello. Nominati nel cda ristretto di tre membri invece che cinque (con 18 voti favorevoli e una astensione, su 22 soci totali): Marco Tomassini di Amelia, Adriano Di Giovenale di Guardea e Giampaolo Antoniella di Orvieto. Si è aperto però, su richiesta del sindaco di Orvieto, un tavolo istituzionale per venire a capo della vicenda e decidere del destino del Crescendo stesso. "Per prassi consolidata nel passato - e per ben tre volte - la nomina del presidente del consorzio è stata effettuata su proposta del Comune di Orvieto cosa che questa volta pressioni politiche non vorrebbero che avvenisse". Questa l'esplicita denuncia del sindaco che sembra abbia il serbo il nome di un già ex presidente del Crescendo, Marco Marino, per la guida del consorzio. "Il colpo di mano fa leva sul numero dei voti" aggiunge il sindaco che parla però di un problema di "metodo". Concina perde la pazienza e dà la colpa anche alla Regione (nel Crescendo tramite Sviluppumbria): "Qualcuno, prima o poi - dice - deve prendere atto - ad Orvieto e non solo - che le elezioni amministrative hanno mutato certi rapporti di forza in questa città e, quindi, bisogna tenerne conto. Da che è stata insediata la nuova amministrazione comunale ho costantemente praticato il metodo della collaborazione e dell'informazione. Ora però basta con le prove di forza che già hanno prodotto troppe tensioni (la nomina delle commissioni consiliari) e danni (il mancato finanziamento del Puc)". "Nessuna prova di forza ma pieno rispetto di tutti i soci" ha replicato il presidente Fausto Galanello per il quale il rinnovo tecnico si è imposto in ragione della necessità di una ridefinizione, su base provinciale, del ruolo e della funzione del consorzio.

Pubblicato il: 10/09/2009

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