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Primarie. The day after

di Stefania Tomba Dopo lo shock delle primarie, il Pd si affanna ad invocare il rispetto del patto etico siglato alla vigilia del voto, ma le facce dei pochi dirigenti che si sono visti in giro ieri sulla Rupe tradiscono un disorientamento a tratti sconcertante.

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Unità del partito e unità della coalizione. Dopo lo shock delle primarie, il Pd si affanna ad invocare il rispetto del patto etico siglato alla vigilia del voto, ma le facce dei pochi dirigenti che si sono visti in giro ieri sulla Rupe, all'indomani della vittoria della Stella (per lei ha votato il 51,73% dei votanti contro il 48,27% che ha scelto Mocio), tradiscono un disorientamento a tratti sconcertante. Il primo ad essere sparito dalla circolazione è proprio il sindaco uscente Stefano Mocio, il cui telefonino è rimasto muto per l'intera giornata di ieri. Alcuni giorni di riflessione, dicono dai suoi uffici. Con la Stella, comunque, non si è sentito, né si è fatto vedere in pubblico. E adesso? E adesso che il Pd presenterà un candidato che non voleva? Già si rincorrono voci di Democratici che starebbero riflettendo se stracciare o meno la tessera. Il segretario Carlo Emanuele Trappolino non si sottrae al suo ruolo.

"La città ha partecipato alle primarie tramite numeri autorevoli ed ha indicato Loriana Stella quale candidata sindaco per Pd - esordisce l'onorevole -. Ora dobbiamo essere capaci di non disperdere questo grande patrimonio di intelligenze e di passioni, nato dalla consultazione e, soprattutto, ritrovare le ragioni unitarie del nostro progetto riformista. Sono persuaso che Loriana saprà mettere a servizio del Pd e di questo obiettivo la sua esperienza, la sua competenza e le sua perspicacia politica". Trappolino ringrazia Mocio - "una delle risorse centrali del Pd orvietano"  - "per il grandissimo impegno di questi anni e per il rigore morale con cui ha contribuito alla vita pubblica della città". Poi, sollecitato sull'argomento, apre il capitolo alleanze. L'individuazione della Stella fa spalancare  scenari imprevisti.

Al giovane Trappolino tocca l'ennesimo arduo lavoro. Ne è consapevole. "Compito del partito è ora di cercare, e trovare, una sintesi più alta ed innovativa  - dice - che tenga insieme le differenti sensibilità e profili di una coalizione coerente con i livelli provinciali e regionali, e in grado di tenere insieme il centrosinistra". Porte aperte alla Sinistra? E Conticelli? Per l'esponente di Altracittà gli spiragli paiono pochi a meno che non decida di entrare nel Pd. Intanto, la Stella, che ieri pomeriggio ha festeggiato con toni dimessi l'esito delle consultazioni, in rispetto alle vittime del sisma (pochi i dirigenti che si sono affacciati in piazza), non ha alcuna intenzione di smettere di spingere per una coalizione il più allargata possibile, da riunire in un paio di giorni al massimo.

"L'unità del partito e una coalizione inclusiva e non esclusiva sono elementi entrambi indispensabili se vogliamo vincere le elezioni di giugno" afferma la candidata del Pd. La Stella ha fretta di lavorare al programma: le basi? "I 25 punti elaborati dal forum, nell'ambito della cornice programmatica del Pd - precisa - e del disegno strategico territoriale".

Nella coalizione, intanto, hanno accusato il colpo i Comunisti italiani, ferventi sostenitori di Mocio. Ribadiscono che l'attuale sindaco meritava il secondo mandato e si dicono preoccupati del fatto che le primarie possano rendere più difficile, a giugno, l'affermazione del centrosinistra.

Infine i socialisti che, in una nota, appaiono tutto sommato indifferenti all'esito della consultazione e ansiosi, semmai, di riprendere le fila del ragionamento sui programmi per un autentico, e non "generico" - dicono - rinnovamento.

 

 

Pubblicato il: 07/04/2009

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