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Amministrative 2009, Angelo Ranchino scende in campo

 'Non si può più attendere': l'intervento integrale dell'avvocato Ranchino

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - "Non è più tempo di attendere, ma di agire". Non si è fatta aspettare più di tanto la risposta dell'avvocato Angelo Ranchino agli inviti che arrivavano dal coordinamento del Pdl ad avere pazienza e non imporre aut aut alla sua candidatura per il centrodestra.

Ranchino, giovane e stimato professionista, rompe gli indugi e scende in campo, annunciando che in città sta muovendo i primi passi un'aggregazione trasversale di cittadini: autonoma, trasversale e senza bandiere. Boom: la bomba nel centrodestra è esplosa. Ranchino, nessuna esperienza della cosa pubblica alle spalle, abbandona le discussioni interne al Pdl sulle candidature e sceglie l'impegno diretto. Lo fa spiegandone i motivi e senza lesinare critiche all'opposizione, sospesa tra la voglia di cambiamento e la paura di "perdere posizioni acquisite".

"C'è chi avverte come nuova e fresca linfa vitale il movimento dei cittadini che fremono per "costruire" - osserva l'avvocato - c'è però, ancora e purtroppo, chi pensa che il nuovo, invece di concorrere alla crescita di tutti, metta in pericolo posizioni conquistate con anni di militanza; se l'opposizione tende ad un'alternativa all'attuale sistema, tali soggetti è bene che facciano autocritica, riconoscendo che, in realtà, non fanno opposizione. C'è poi chi, semplicemente - vuol dire Ranchino - soffre di gelosia". Poche parole, ma decise per indicare le miopie del centrodestra, atteggiamenti messi all'indice come "il germe pericoloso della disgregazione".

L'alternativa? "Ritengo che la città sia pronta per abbandonare le pantofole della facile critica e prescindere, finalmente, dai colori politici che hanno condotto ad un immobilismo utracinquantennale- ribadisce Ranchino - il percorso è ambizioso e non solo possibile; forse altamente probabile".

È per questo che l'avvocato che sta chiamando a raccolta professionisti, imprenditori, commercianti, semplici cittadini, ha deciso di rispedire al mittente l'invito alla "calma e gesso" del collega Turreni.

"Attendere significa impedire che le forze d'opposizione si costituiscano in modo articolato, trasversale e completo - spiega Ranchino - significa impedire quel laborioso processo di osmosi tra le entità civili e quelle politiche già esistenti, che è l'indefettibile presupposto dell'obiettivo da raggiungere.

Soprattutto - conclude Ranchino - significa spegnere le speranze dei cittadini di voler costruire, finalmente, un progetto non relegato all'interno dei simboli di partito che, seppure risorsa ed espressione del pensiero dei cittadini, ne diviene spesso anche il limite, impedendo di confrontarsi tra uomini ed imponendo di parlarsi da avversari. Attendere significa rinunciare alla possibilità, o forse alla probabilità, di costruire un progetto vincente".

Pubblicato il: 21/01/2009

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