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Le affermazioni dell'assessore Mascio cointinuano a far discutere

Sul mancato interessamento della Regione nel progetto per la realizzazione della viabilità di raccordo al secondo casello di Orvieto. La Provincia convoca una riunione per andare avanti verso il casello nord 

ORVIETO - Continuano a far discutere le affermazioni dell'assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Mascio sul mancato interessamento della Regione nel progetto per la realizzazione della viabilità di raccordo al secondo casello di Orvieto.

Dopo gli interventi di sdegno degli esponenti regionali An e Fi, lo scontro diventa istituzionale. Ed è la Provincia (che ha recentemente firmato un ordine del giorno a sostegno dell'infrastuttura) a ricordare all'assessore l'iter che, dal 2005, ha caratterizzato la vicenda.

"In data 26 marzo 2005, la Provincia ha convocato una riunione per il successivo 3 ottobre alla quale parteciparono l'assessore ai Lavori pubblici e i tecnici di palazzo Bazzani, il dirigente del settore competente della Regione e l'assessore e il dirigente del Comune di Orvieto per concordare un percorso istruttorio con la società Autostrade al fine di giungere all'obiettivo indicato.

L'amministrazione provvedeva a uno studio di massima, il Comune di Orvieto alla variante al prg, la Regione Umbria a fornire i flussi di traffico per le valutazioni necessarie. Tutto il materiale veniva fornito alla società Autostrade che il 26 aprile 2006 teneva una riunione alla quale partecipavano Regione, Provincia e Comune per analizzare tutte le tematiche inerenti al progetto. Seguì poi un ulteriore approfondimento con l'antitrust e quindi in data 5 dicembre 2006 la Autostrada decise di porre in essere un progetto preliminare".

 "E' evidente quindi che vi è stato un coinvolgimento complessivo di tutti gli Enti - manda a dire la Provincia - per un'infrastruttura di notevole rilevanza per il territorio, richiesta dal mondo economico e produttivo locale, non incompatibile e non interferente con il progetto della complanare e in grado di contribuire allo sviluppo complessivo dell'area".

Pubblicato il: 26/09/2008

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