Casello nord. Le affermazioni liquidatorie dell'assessore Mascio scaldano l'opposizione

ORVIETO - "L'ipotesi di realizzazione del casello nord di Orvieto sull'A1 , non può essere rappresentato come un fatto locale o come una immotivata velleità campanilistica". A tuonare, all'indomani della doccia fredda dell'assessore regionale Giuseppe Mascio sul secondo casello, progetto sul quale la Regione afferma di non essere mai stata interpellata, è Alfredo De Sio (consigliere regionale An-Pdl). "Provincia, Comuni e il tessuto socio economico dell'orvietano hanno da tempo espresso la necessità di lavorare convintamene su questa soluzione che è e sarà sempre di più fondamentale per lo sviluppo di quelle zone", insiste De Sio che coglie l'occasione per chiedere alla Regione di aprire "un confronto vero" per dare risposte alla programmazione delle infrastrutture, "evitando - ammonisce il consigliere - velleitarismi ma anche immotivate retrocessioni nell'ordine delle priorità che nuocerebbero non solo alla realtà orvietana, ma all'intero sistema infrastrutturale dell'Umbria".

Si scalda sulle dichiarazioni di Mascio anche il vicepresidente del consiglio regionale Raffaele Nevi (Fi-Pdl) che vede nelle parole dell'assessore "la dimostrazione del fallimento amministrativo del Comune di Orvieto sul tema dello sviluppo infrastrutturale, di cui la città ha urgente bisogno". È anche sull'onda di ciò che Nevi ritiene opportuno "cambio alla guida dell'amministrazione". "Sarà utile anche al centrosinistra - commenta non senza ironia Nevi - che è spaccato in più pezzi e - come si capisce bene dalle dichiarazioni dell'assessore - non si parla neanche più tra i vari livelli istituzionali".