Orvieto. Il sindaco porta le carte in Procura
Lo ha annunciato ieri sera. Causa è il discusso pagamento di una oblazione denunciato da Cortoni
di Dante Freddi
Ieri sera, durante una lunghissima riunione della conferenza dei capigruppo, il sindaco ed il suo ufficio hanno raccontato come si sono svolti i fatti denunciati qualche giorno fa da Fabrizio Cortoni e relativi al pagamento, da parte del Comune, di un'oblazione che avrebbe estinto la procedura nei confronti di Mocio, Mazzi e Cimicchi in relazione all'isola ecologica dell'Arcone. Ma l'oblazione, sosteneva Cortoni, avrebbero dovuto pagarla i singoli e non il Comune.
E così era, tanto che il Comune sta recuperando quei soldi anticipati erroneamente e quindi la comunità, in sostanza, non ha ricevuto danno.
Mocio ha anche annunciato che porterà subito in Procura tutte le carte delle vicenda, in modo che sia la magistratura a decidere se siano stati commessi atti individuabili come reato.
Il trasferimento della pratica in Procura provoca almeno un paio di effetti: che la questione è per ora chiusa, sia dal punto di vista amministrativo che mediatico, perché è stata affidata all'organo preposto all'individuazione ed alla sanzione di reati e quindi la nuova notizia ci sarà quando il procuratore deciderà.
Il secondo effetto, ma è da valutare nel risultato, è che Mocio si è tirato fuori da giudizi politici intraprendendo autonomamente la via della Procura.
Il sindaco è persona perbene e così Cimicchi e Mazzi, non ho dubbi, ma Cortoni aveva ragione che un errore c'è stato. E forse, se gli fosse stato spiegato subito come stavano le cose, senza furbizie e intralci, tutto sarebbe finito lì, con l'accertamento che la comunità non ha rimesso un euro.
Pubblicato il: 08/08/2008