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Forza Italia riunisce il suo direttico e guarda lontano

 "Dopo anni di scissioni, assalti, vergognosi sabotaggi interni e ambiguità,che alla fine si sono rivelate per quelle che erano, si apre oggi una nuova fase votata all'unanimità che ci permette finalmente lavorare". La squadra di Barberani
Forza Italia, il progetto per la città e il partito
Guido Turreni. Il discorso congressuale

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - "Dopo anni di scissioni, assalti, vergognosi sabotaggi interni e ambiguità (che alla fine si sono rivelate per quelle che erano) si apre oggi una nuova fase votata all'unanimità che ci permette finalmente lavorare". L'hanno aperta così ieri mattina il coordinatore comunale di Fi, Antonio Barberani e il suo vice, Guido Turreni (sarà affiancato nell'incarico da Taira Bocchino) la conferenza stampa con cui, a chiusura del congresso, gli azzurri hanno messo le carte in tavola, presentato la squadra e parlato dei progetti per la città.

 

Due parole secche per liquidare lo strappo con Morcella (ex Fi ora Pd) e poi lo sguardo in avanti, forti di una squadra che si è ricostituita e che punta ad allargarsi. Soprattutto verso i più giovani e le donne. Dopo il congresso, il direttivo risulta composto da Antonio Barberani (coordinatore), Guido Turreni e Taira Bocchino (vicecoordinatori), Alessandra Belcapo, Carlo Perali, Roberta Tardani e - new entry - Leonardo Ragno. L'organismo che a breve coopterà anche altri membri non cela l'ambizione di avere una propria rappresentanza anche nel direttivo provinciale.

 

Sulla città, i progetti partono dal lavoro. "C'è una forte disoccupazione intellettuale - ha detto Barberani -, è urgente mettere in moto un forte processo di cambiamento e di crescita economica". Questo può accadere per il neo riconfermato coordiantore soltanto offrendo pari opportunità a tutti. "Occorre - ha detto Barberani - far prevalere il merito alla vicinanza, svincolandosi dall'assistenzialismo e dal collateralismo tipico del sistema di 'castine' che da decenni ci governa e che produce solo sottosviluppo". Quanto alla Piave, la vendita, per Fi, non è un tabù "purché si venda una caserma progettata e non un volume da riempire".

 

Altro nodo il centro storico. "Dimenticato", per colpa della "maledetta speculazione immobiliare che ha portato allo sviluppo incontrollato della periferia", una politica che va a braccetto, per gli azzurri, con la gestione "allegra" del territorio "al punto - accusano - da considerarlo luogo di cave e di discariche".

 

Da qui Forza Italia riparte con "un nuovo progetto di città a più voci", convinta come si dice, di voler aumentare la propria capacità di ascolto della gente. A dimostrazione Barberani lancia un'iniziativa del tutto inedita. Quella dei consigli direttivi aperti con i cittadini. "Chi vuole sollevare un problema e discuterne con Fi - è l'idea del progetto - potrà chiedere la convocazione del direttivo e avere un confronto".

 

Ma lo sguardo degli azzurri è rivolto anche oltre la Rupe. Con la dichiarata intenzione di rafforzare i legami con i Comuni del territorio. E anche con il vicino Viterbese, territorio col quale Fi, dopo la battaglia (forse vinta) sul casello, sente di voler condividere e sostenere il progetto per l'aereoporto.

Pubblicato il: 30/10/2007

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