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Mocio:'Quanta ipocrisia sulle nomine! '

Il sindaco di Orvieto interviene per stigmatizzare la richiesta di Fabrizio Cortoni di convocare la Commissione controllo e garanzia per verificare la legittimità delle nomine

Altra città. "Nomine: il sindaco denuncia ipocrisia, noi denunciamo immoralità"

Indirizzi per la nomina. Art.30 dello statuto comunale. Approvato dal Consiglio comunale 2/7/04

foto di copertina

Il consigliere Fabrizio Cortoni di "Altra Città" ha chiesto formalmente al presidente della Commissione di controllo e garanzia, ai consiglieri membri della commissione di controllo e garanzia, al sindaco e al presidente del Consiglio comunale "la convocazione della Commissione di controllo e garanzia per verificare il rispetto degli indirizzi approvati dal Consiglio comunale in materia di nomine e designazioni di rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni di competenza del sindaco".

Cortoni rammenta i principali criteri stabiliti dal Consiglio comunale nella seduta del 2 luglio 2004: "appartenenza alla comunità orvietana; comprovata capacità e conoscenze specifiche per il settore di rappresentanza, deducibili da formazione professionale, culturale, esperienze pratiche e moralità tali da garantire che la rappresentanza stessa del Comune possa essere espletata con la massima efficacia e profitto per l'intera comunità; curriculum personale e documentazione comprovante il possesso dei requisiti per la eleggibilità a consigliere comunale; garanzia di rappresentanza della minoranza consiliare".

Questo il commento di Stefano Mocio, sindaco di Orvieto, su nomine ed altro.

"Quanta ipocrisia sulle nomine! In Italia in questo momento circola una brutta aria, quella che vuole delegittimare le Istituzioni  ed i Partiti Politici. Questi ultimi, dalla proclamazione della Repubblica ad oggi hanno concorso a garantire la democrazia e la crescita dell'intera nazione. Lo hanno fatto in momenti difficili, nei momenti in cui la Repubblica veniva attaccata (dal terrorismo, dal golpismo più o meno strisciante, e così via). Certo, nei Partiti c'è anche chi ha commesso degli errori gravi, appurati con sentenze passate in giudicato. In questi casi i Partiti sbagliano a continuare ad assicurare scranni  parlamentari a taluni personaggi".

"Detto questo, però  - aggiunge il sindaco - sono fermamente convinto che non c'è alternativa ai Partiti popolari di qualsivoglia collocazione politica. Ovvero, l'alternativa c'è, ma è quella non democratica, di potere alle lobby (non elette!), ai gruppi di pressione (non trasparentemente legittimati!). Moltissima ipocrisia la vedo anche nella discussione di questi giorni sulle tanto richiamate 'regole del nuovo soggetto politico'(Parito democratico n.d.r.). Personalmente, in tutte le sedi, ho sostenuto che nel nuovo soggetto non debbano esserci 'rendite di posizione' ma che sia veramente 'una testa un voto'. Noto, però, che chi si oppone a questa regola di democrazia sono proprio quelli che a parole chiedono il cambiamento, ma nei fatti vogliono essere inseriti negli organi dirigenti, non per legittimazione popolare (degli iscritti e di quelle tessere tanto demonizzate!) ma per presunzione di essere il 'nuovo che avanza, il buono e giusto'. Bene, credo che sia importante che il nuovo avanzi, ma con l'investitura popolare".

"Forse non ci si rende conto - continua - ma chi si vuole sottrarre a questa regola elementare di democrazia, fa il gioco dei poteri 'forti', di cui si parlava all'inizio. Spero, allora, che questo Partito nuovo selezioni la classe dirigente democraticamente, in modo che, anche il figlio di un operaio, possa essere partecipe - se avrà il consenso nel proprio partito e tra la gente - alle sorti della propria città. O qualcuno pensa che le regole democratiche valgono per alcuni e per altri no? C'è, forse, chi rimpiange il tempo in cui bisognava essere nobile o dignitario (più o meno!) per essere eletto o nominato da qualche parte?".

"Le nomine che il sottoscritto ha fatto - nel rispetto della legge - in seno alla TeMa, al CSCO, ad RPO, alla Farmacia Comunale - precisa il sindaco Mocio - così come quella fatta dall'Assemblea dell'ATC (che ho sostenuto), vanno nella direzione sia di preservare il ruolo democratico dei Partiti, sia di dare dei segnali nuovi. Il primo è che le persone scelte hanno o stanno risanando le partecipate, spesso rinunciando al proprio compenso da Presidente o ridimensionandolo; il secondo, è che sono persone che possono far bene nei propri incarichi, sia come tecnici, sia come politici.  Anche l'ultima nomina, quella effettuata dall'Assemblea dell'ATC in rappresentanza di un territorio, l'Area Orvietana che da sempre ha un peso importante e rilevante nel contratto di servizio e nella gestione economica consortile, va nella direzione della professionalità. Una donna, una giovane, una laureata in Giurisprudenza con molta esperienza per il lavoro che svolge, nella materia della finanza e dei bilanci aziendali. Quello che serve all'ATC in questa fase".

"Certi ambienti di centro-destra, anche a livello provinciale - conclude il sindaco - invece di sbandierare termini come 'parentopoli' assolutamente gratuiti - perché il sottoscritto non ha nominato, né nominerà propri parenti - decidano di assumersi le proprie responsabilità in ambito locale, avanzando proprie proposte di nomina. Di tutti questi temi, peraltro, non avrei nessuna remora a parlarne in tutte le sedi opportune, politiche ed istituzionali, compresa la Commissione di Garanzia".

Pubblicato il: 28/06/2007

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