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Altra città. 'Nomine:il sindaco denuncia ipocrisia, noi denunciamo immoralità'

di Altra città

Sul dibattito che sta riguardando le nomine del Comune, presso le partecipate, interviene il sindaco Mocio che denuncia l'pocrisia della maggior parte delle reazioni incentrate, secondo lui, sulla volontà di deligittimare le Istituzioni ed i  Partiti.
Crediamo che nell'ultimo mese la maggioranza ed il Sindaco in particolare si siano resi protagonisti di almeno tre fatti interessanti:
La prima ha riguardato le nomine del Centro Studi, della Farmacia e di RPO; queste nomine più che "preservare il ruolo dei Partiti e dare segnali di novità", come ha affermato il Sindaco, ci hanno fatto assistere allo spettacolo di un'Istituzione ridotta ad un grande "ufficio di collocamento e di ricollocamento".
La seconda ha visto la nomina di Stanislao Fella a Presidente di RPO; vorremo sapere, dal Sindaco, quale sia il segnale nuovo che ha prodotto e quale partito ha voluto preservare....(a meno che non ci si venga a raccontare che il futuro Partito Democratico necessita di un equilibrio al "centro-destra".
La terza la nomina all'Azienda dei trasporti; qui dobbiamo ringraziare il Governo per una legge che restituisce, questa sì, legittimazione alle Istituzione e serietà ai Partiti. Regola di cui è stato vittima lo stesso Sindaco e la sua prima proposta. Crediamo che la richiesta, da noi formulata, di riunire la Commissione di Garanzia e Controllo possa contribuire a restituire un minimo di dignità a questa Amministrazione.
Infine vogliamo ricordare lo spettacolo a cui abbiamo assistito per quanto riguarda la nomina del Capogruppo DS alla Comunità Montana, prima effettuata poi ritirata su richiesta di Rifondazione Comunista.
Riteniamo che tutte queste vicende contribuiscano in modo determinante a delegittimare le Istituzioni e la serietà dei Partiti.
Assistiamo allo stesso tempo all'assordante silenzio di alcuni partiti di maggioranza che fino a poco tempo fa predicavano un deciso cambiamento di rotta e oggi si ritrovano comodamente seduti e in silenzio.
Tutto questo contribuisce a portare la politica orvietana lontana da ogni limite morale e di discontinuità

Pubblicato il: 28/06/2007

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