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Baraccopoli. Quei voti non si toccano

La nostra denuncia degli insediamenti di baracche che svolgono la funzione di annessi agricoli, pollai e stalle, e che deturpano punti cruciali del nostro paesaggio, non ha provocato neppure una timida interrogazione o interpellanza o question time o comunicato stampa. Questione di voti?

foto di copertina

di Dante Freddi

Quei voti non si toccano e nemmeno le baracche a cui sono collegati indissolubilmente.

La nostra denuncia dello scandalo delle baracche che svolgono la funzione di annessi agricoli, pollai e stalle, e che deturpano punti cruciali del nostro paesaggio, non ha provocato neppure una timida interrogazione o interpellanza o question time o comunicato stampa. Consiglieri che sono abituati ad interrogare continuamente l'Amministrazione con riferimento a "notizie stampa" tacciono rumorosamente. Per le paventate pale eoliche di monte Piatto, su al Peglia, si sono mossi ecologisti e associazioni collegate. Per lo sconcio che appare qui sotto, nessuno.


Le baracchhe sono di gente che vota, a destra e sinistra,  ed è gente che si arrabbia, che ritiene un diritto trattare l'ambiente nelle forme che abbiamo documentato e si comporta di conseguenza.  
Mentre le restrizioni urbanistiche a tutela del paesaggio costringono e limitano chi chiede licenze per modifiche di qualsiasi genere, l'abusivismo impazza.

Noi non vogliamo combattere crociate contro gli orti di sussistenza e le abitudini agricole di parte della popolazione inurbata, ma semplicemente fermare un fenomeno che è divenuto insopportabile  per il paesaggio e per la decenza e che è totalmente fuori controllo. L'assessore Desideri ha promesso il suo intervento ed ha anche immaginato soluzioni per ricondurre quelle costruzioni all'uso a cui erano destinate, il ricovero degli attrezzi agricoli, ed alle relative dimensioni. Ma non deve esser lasciato solo, unico responsabile di eventuali ed auspicati interventi.

Ci sono zone, come l'accesso a Sferracavallo dalla Patarina, che sono emblematici di quanto c'è in giro e che ciascuno vede. Decine di metri di baracche in lamiera, anche con tetti di amianto, con il conseguente controllo che dovrà essere effettuato in fase di smantellamento per smaltire qul pericoloso materiale. Sono insediamenti che costituiscono una sfida, che dura da decenni, nella consapevolezza che nessuno avrà il coraggio di metterci mano. Il reato di molti è ritenuto come diritto di ciascuno, e a ragione, se le cose stanno così.

Ma il Consiglio comunale è attentissimo alle questioni ambientali e mercoledì scorso l'assemblea cittadina si è impegnata su una dibattuta mozione di Imbastoni  ,che invitava l'Ammnistrazione ad utilizzare carta riciclata (che già fa) e ad adottare carburanti di natura vegetale per il proprio parco auto. Questi carburanti non sono facilmente reperibili, ma il segnale virtuoso, comunque, è partito ed è stato accolto a braccia aperte da tutti.
D'altra parte, non costa niente a nessuno.

 

Pubblicato il: 16/03/2007

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