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Nelle prossime ore le dimissioni in blocco del Consiglio di amministrazione di Risorse per Orvieto

Mancato rispetto degli accordi su cui si è fondata, tra la primavera e l'estate scorsa, la trasformazione della Spa in Srl
Per due anni l'Amministrazione comunale ha lavorato per togliere alla Risorse per Orvieto la gestione della ex Piave. Mocio racconta un'altra storia

ORVIETO - Saranno formalizzate ufficialmente nelle prossime ore le dimissioni in blocco del Consiglio di amministrazione di Risorse per Orvieto.

Le ragioni farebbero riferimento, principalmente, al mancato rispetto degli accordi su cui si è fondata, tra la primavera e l'estate scorsa, la trasformazione della Spa in Srl. Allora sindaco e segretario del partito di maggioranza relativa avevano, infatti, indicato puntualmente i passi che sarebbero seguiti: non solo le trasformazioni statutarie, la modifica della convenzione, e l'insediamento di un comitato di indirizzo con esperti di settore che dovevano lavorare a braccetto con un apposito ufficio comunale ma anche - precisava Capoccia - "l'apertura di un laboratorio di partecipazione con i cittadini".

Era stato poi anche lo stesso Gialletti (Sdi) a indicare le garanzie offerte dalla maggioranza relativamente alla trasformazione. "Rpo - aveva detto - continuerà a fare quello che faceva prima e anche di più, estendendo le proprie 'competenze' su tutto il centro storico. Questi, almeno gli accordi tra le forze, accordi sui quali vigileremo sempre perché seguano, puntualmente, fatti concreti".  

E oggi che di fatti concreti, tra quelli indicati per l'ingresso nella fase operativa dell'operazione caserma, non sembra essersi realizzato nemmeno uno, il Consiglio di amministrazione arriva all'estrema ratio.  La goccia che avrebbe poi fatto traboccare il vaso è la ventilata decisione dell'Amministrazione di far confluire la Piave all'interno del patrimonio regionale, una scelta che svuota ancor più di significato la società.

Ma una mano a chiudere definitivamente la faccenda potrebbe averla data anche la recente comunicazione del sindaco che, per rispondere alle polemiche, fa riferimento al lavoro svolto in passato da Rpo senza ulteriori riferimenti all'effettivo ruolo della società nel futuro della caserma, anzi della città.  

Pubblicato il: 20/11/2006

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