Orvieto. Continua l'assalto al carro comunale

di Dante Freddi

In un suo commento alla notizia "Ds.Nuovo corso" Gianni Cardinali esprime delle considerazioni che non fanno una piega e vale riprendere. Scrive:"Mi chiedo: se Germani viene sostituito si ritiene che non abbia fatto bene; se non ha fatto bene perché dovrebbe essere "riposizionato" piuttosto che tornare a fare il suo lavoro, visto che lo ha, a differenza di tanti altri che vivono solo della politica come Marino Capoccia? se Capoccia diventa assessore comunale non verrebbe ad aggravare la sua posizione in già chiaro conflitto di interessi in quanto presidente dell'ATO? se la Urbani non va, è proprio necessario rivolgersi ad una finlandese per dimostrare quanto poco vale la nostra classe dirigente?".

Cardinali si pone delle domande che hanno già insita la risposta, offerta dal buon senso comune. Si sta clamorosamente allargando la cesura tra gente e partiti e dirigenti e amministratori.

Continua l'assalto al carro del Comune di Orvieto, con tale convinzione e pervicacia da far pensare che ci sia un tesoro nascosto.
Ed in effetti c'è.
E' la caserma Piave, ormai tolta a RPO e tornata nel patrimonio comunale. Bottino ghiotto per chi arde dal sacro desiderio di contribuire allo sviluppo ed la prosperità della città. Qualche decina di milioni di valore da gestire, ex novo, senza bisogno di troppo rispetto, neppure formale, del business plan confezionato dalla passata gestione ed approvato dal Consiglio comunale.
La condizione di precarietà della Giunta ne mina anche l'efficienza, perché chi fa crea continue motivazioni di opposizione e corre più rischi.
Tempi difficili per Mocio, che anziché coordinare una Giunta di assessori, deve governare con le segreterie dei partiti. I diesse non si fidano degli uomini che stanno in Giunta ed hanno bisogno di intervenire direttamente. "Aggiornare ed accelerare il compimento del programma del sindaco" è divenuta il ritornello di una canzoncina scontata, che si canta per metter bastoni tra le ruote del carro "mociano" quando c'è insoddisfazione o qualche mancata soddisfazione.

C'è qualcosa di strano oggi nell'aria. Ed è inquietante.