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E' di nuovo Umbria jazz winter

Presentata ieri in anteprima presso il foyer del Mancinelli di Orvieto dal direttore artistico Carlo Pagnotta la quattordicesima edizione 
Pagnotta. Neppure uno sponsor orvietano

ORVIETO - Il jazz e la canzone d'autore, ma anche soul, blues, funky, gospel e zydeco. Questa la ricca offerta con cui torna, dal 28 dicembre al primo gennaio, Umbria jazz winter.  La XIV edizione, presentata ieri in anteprima presso il foyer del Mancinelli di Orvieto dal direttore artistico Carlo Pagnotta insieme al vicesindaco Carlo Carpelli e ad Omero Tizi in rappresentanza della Te.Ma., si caratterizza per due proposte all'insegna dell'incontro tra jazz e canzone d'autore.

Ad Orvieto sarà infatti di scena, in due concerti, Sergio Cammariere, songwriter espressivo e sofisticato e abilissimo pianista insieme a lui il trombettista Fabrizio Bosso e, ospite d'onore, Alex Britti, uno dei personaggi più popolari delle ultime leve della canzone italiana, ma anche, come noto, grande chitarrista. L'altra proposta si intitola "Uomini in frac" ed è ovviamente dedicata al songbook di Domenico Modugno. Le voci sono quelle di Peppe Servillo e Giovanni Lindo Ferretti e tra i musicisti Danilo Rea al piano, Javer Girotto al sax e Gianluca Petrella al trombone. In scena anche un omaggio di Umbria jazz a Paolo Fresu che suonerà in duo con il pianista americano Uri Cane, in trio con Antonello Salis e il contrabbassista Furio di Castri, e in "Devil quartet" ironicamente successore dell'Angel quaretet di qualche anno fa.  

Il festival non dimentica di celebrare, poi, il suo responsabile organizzativo scomparso cinque mesi fa.  Per l'omaggio a Sauro Peducci, "Progetto per Sauro", suoneranno tutti i giorni al museo Emilio Greco (non hanno voluto ricevere compensi), Danilo Rea, Renato Sellani, Enzo Pietropaoli, Giovanni Tommaso, Daniele Scannapieco, Massimo Manzi. Tra gli italiani tornano anche "l'uomo del momento" Stefano Bollani che sarà protagonista anche di un workshop e il trio di Renato Sellani.

Al grande pubblico farà piacere, inoltre, il ritorno della trascinante marching band toscana dei Funk off che, insieme a Yerba Buena & Alfredo De La Fè saranno anche i protagonisti del capodanno in piazza. Un evento strappato, da qualche anno "con la forza", al direttore artistico Pagnotta che come noto ne avrebbe fatto volentieri a meno. "Oramai mi ci hanno obbligato" dice tra il serio e il faceto.

La formula della XIV edizione della kermesse è quella orami consolidata che abbina musica cultura ed enogastronomia. E anche le location non cambiano (solo una new entry tra i club: quella del ristorante San Giovenale). E dunque è tutto pronto i concerti serali sul palco del Mancinelli e quelli round midnight, i jazz lunch e jazz dinner, gli appuntamenti pomeridiani al palazzo del Popolo, o la mattina, fra le opere del museo Greco. Molti, come sempre, i concreti gratuiti (con consumazione obbligatoria) al meeting point di palazzo dei Sette dove, assicura Pagnotta, ci sarà quest'anno "il meglio degli anni passati". Immancabile lo swing dei simpaticissimi Good Fellas.

I cenoni saranno come sempre due, uno "Al San Francesco" e uno al ristorante "La penisola" e chiuderà tradizionalmente la kermesse il gospel in Duomo.

Pubblicato il: 27/10/2006

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