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Oggi Alessandro Pongelli davanti al giudice

Vuole risolvere quanto prima ogni addebito fiscale, rassicurare la propria clientela e tornare in libertà il più presto possibile
Caso Pongelli. Massimo riserbo del Consiglio notarile di Terni

ORVIETO - Vuole risolvere quanto prima ogni addebito fiscale, rassicurare la propria clientela e tornare in libertà il più presto possibile. E' con queste chiare intenzioni che stamani alle 9 il notaio orvietano, Alessandro Pongelli, ai domiciliari da martedì sera per peculato aggravato e continuato per non aver versato le imposte dovute all'erario (o per averlo fatto tardivamente) per un ammontare complessivo di 900mila euro, salirà le scale della procura per presentarsi di fronte al gip per l'interrogatorio di garanzia. Sono gli avvocati difensori dell'uomo i legali orvietani Sergio Finetti e Massimo Morcella a parlare per il notaio, che si appresta stamani a spiegare la propria posizione ai magistrati. I legali rassicurano sul fatto che il professionista risolverà in tempi che vengono definiti "brucianti" "gli adempimenti fiscali che gli vengono contestati". "Nessun danno di alcuna natura è e sarà quindi addebitabile alla cospicua e affidata sua clientela", precisano ancora i legali che, nel ribadire la fiducia negli inquirenti, auspicano anche "alla luce di questa espressa determinazione" che gli inquirenti stessi "rivedano i propri convincimenti in tema di libertà secondo cautela e prudenza, già peraltro apprezzabilmente dimostrata - sottolineano i legali - in recenti casi di significativo impatto sull'opinione pubblica. Conseguentemente si reputa che al di là del boato assicurato dai media la situazione avrà da subito il suo giusto e dovuto ridimensionamento". L'ipotesi di reato contestata al notaio 51enne ristretto da martedì presso la propria abitazione, si riferisce all'appropriazione di imposte di registro, ipotecarie e accessorie per oltre un centinaio di atti nel periodo che va dal 2 gennaio 2004 al 4 settembre 2006. In sostanza il professionista, secondo quanto emerso dalle verifiche incrociate condotte dalla fiamme gialle orvietane, non avrebbe versato o avrebbe versato in ritardo (intascando così gli interessi) le imposte dovute alle Entrate relativamente ad atti soprattutto di compravendita di terreni ed immobili. L'arresto del professionista è stato accompagnato da una raffica di perquisizioni e sequestri che hanno riguardato tanto lo studio quanto le abitazioni orvietana e romana del 51enne e gli uffici delle Entrate di Orvieto scalo. Il materiale a cui sono stati messi i sigilli è ora al vaglio degli inquirenti intenzionati a chiarire ogni contorno della vicenda. La notizia è piombata in città nello stupore generale sia per l'alta stima di cui gode la famiglia Pongelli e più in generale la figura professionale del notaio, sia perché si tratta oggettivamente di un caso che non conosce molti altri precedenti in Italia.

Pubblicato il: 13/10/2006

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