Caso Pongelli. Massimo riserbo del consiglio notarile di Terni

ORVIETO - Sullo scandalo che nelle ultime ore ha investito la città del Duomo non una parola arriva dal consiglio notarile di Terni, dalla cui segnalazione pure è partita l'intera indagine e che, martedì sera, ha fatto scattare l'arresto del professionista orvietano. Sceglie un atteggiamento di massimo riserbo il presidente del consiglio notarile provinciale, il notaio Fulvio Sbrolli e sulla delicata vicenda non intende rilasciare alcuna dichiarazione. L'indagine condotta dalla tenenza della guardia di Finanza di Orvieto - guidata dal tenente Renato Nava - si è avvalsa della stretta collaborazione degli uffici dell'Agenzia delle Entrata dove per mesi sono state portate avanti raffiche di verifiche allo scopo di individuare i mancati versamenti del professionista orvietano.