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Chi c'è dietro l'Immobil green, proprietaria del terreno al Poggente

Cronaca di un Consiglio difficile. La difficoltà di decidere. La verità su Immobil green Una maggioranza con tante sfumature

foto di copertina

di Dante Freddi

Sala consiliare vuota per un'ora, la durata della sospensione del Consiglio comunale. La maggioranza deve trovare una linea comune sulle adozioni dei piani attuativi a Sferracavallo e al Poggente.
Qualche consigliere entra e esce dalla sala riunioni adiacente a quella del Consiglio, da cui provengono i segnali di una discussione animata. Esce anche qualche urlo, contrastato da altri più forti.
Chi si trova nella sala del Consiglio si guarda stupefatto.
La minoranza in attesa della ripresa delle attività si aggira per i banchi facendo intendere chissà quali retroscena.
Alla ripresa dei lavori i volti sono tesi, Gambetta se ne va paonazzo, l'assessore presenta il primo piano attuativo, quello di Sferracavallo.  Approvato, contraria la minoranza. Poi sotto con l'adozione del piano attuativo del Poggente. Conticelli presenta due pregiudiziali, Cortoni una sospensiva. Il dibattito si infuoca, soliti tafferugli tra Gialletti e Conticelli.

Interviene anche l'ufficio tecnico per fornire chiarimenti.

La lottizzazione del Poggente ha in sé, evidentemente, anche un significato politico, al di là di questioni prettamente amministrative.

Qualche messaggio già c'era stato. Chi sa fa immaginare.  

Conticelli richiama le scelte scellerate del piano regolatore e lo sblocco delle aree di completamento a Sferracavallo e Ciconia. Lancia anche l'appello a una sinistra che ha tradito la sua missione e ha favorito la speculazione edilizia e l'investimento sul "mattone".

Ragionamenti che non fanno una piega, ma pongono altre domande.

Se non ci fosse stata la possibilità di costruire, il mercato sarebbe stato più vicino ai meno abbienti ed alle cosiddette giovani coppie? e secondo quale logica economica, se la domanda supera già l'offerta e il prezzo delle abitazioni è stratosferico, nonostante gli ampliamenti delle zone urbanizzate? 
Non ho risposte.

Giancarlo Imbastoni e Giampiero Piccini effettuano interventi che mi sembrano di buonsenso: dicono che le decisioni della passata Amministrazione, con l'occhio di oggi, non sono del tutto adeguate, ma è possibile negare la possibilità di costruirsi la propria casa a decine e decine di persone che negli ultimi anni hanno immaginato il loro futuro intorno a questa sogno offerto dal piano regolatore? E quindi forniscono indicazioni  che possono migliorare i piani ed alleggerire il carico delle nuove abitazioni sulla città.

Ragionamento non fa una piega, ma pone altre domande.

Se nel passato sono state compiute scelte errate, perché non correggerle, come sarebbe compito di amministratori duri e puri?

Non ho risposte.

Mi crea però un disagio fisico l'assolutismo di alcune posizioni, ciascuna con una propria logica ma affermate con sicumera, senza aperture e disponibilità al dialogo.
Alcuni consiglieri credono possibile, in nome del loro ruolo, e giustamente, di dover scegliere. La conseguenza è che si pongono in mezzo alla vita della gente e la determinano e la sconvolgono.
Altri ritengono giusto, senza problemi, di procedere in una scelta che creerà difficoltà alla gestione complessiva della città, per l'inadeguatezza delle infrastrutture agli ampliamenti urbanistici .
In entrambi i casi, ovviamente, ritengo che non ci siano  motivazioni politicanti o personali, perché altrimenti parleremmo di delinquenza e non di assolutismo.

Mi incuriosisce comunque la centralità che ha assunto il piano attuativo del Poggente, che sta trascinando con sé tutti i piani che prevedono nuove costruzioni.
Il Poggente sembra un caso emblematico e c'è chi lascia pensare che dietro ci sialui.

Faccio fare una misura camerale.
Immobil green, proprietaria del terreno, è una società a responsabilità limitata con socio unico. La sede è a Roma, viale Gorizia, e il socio è Sergio Casasole.
Sì, Casasole, noto imprenditore orvietano, che non credo abbia bisogno di nascondersi dietro una srl per non far sapere che costruisce e vende case.
Lui non c'è.

Mi dispiace, non c'è scandalo e la notizia mi si ammoscia.

Ma questo è.

Pubblicato il: 14/07/2006

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