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Il vescovo Scanavino: 'siate più uomini'

"Il problema - sostiene il vescovo di Orvieto - non sono tanto le prostitute quanto i clienti che favoriscono un determinato mercato"

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - "Siate più uomini".  Con questo richiamo nei confronti dei clienti delle lucciole il vescovo monsignor Giovanni Scanavino sposta l'attenzione verso quello che egli considera il vero nocciolo del problema nella rifioritura del mercato del sesso lungo la Baschi - Todi.  "Siamo di fronte al fenomeno più vecchio del mondo, non ci dobbiamo scandalizzare", esordisce monsignor Scanavino.  "Il problema - prosegue - non sono tanto le prostitute quanto i clienti che favoriscono un determinato mercato.  E da questo punto vista, non c'è soluzione se non quella di decidere di crescere moralmente nel rispetto della persona, maturare, essere più uomini.  Poiché la diffusione della prostituzione non è indice né di maturità umana né tanto meno di civiltà".  "Certamente le forze dell'ordine possono e devono fare la loro parte - conclude monsignor Scanavino - ma il problema resta insolvibile se non lo si affronta come problema etico e morale".  "In definitiva - insiste il vescovo - è una questione di cultura". 

A sollecitare una stretta sinergia delle forze dell'ordine nel monitoraggio di una situazione che recentemente è tornata a creare qualche allarme era stato, invece, ieri il sindaco di Baschi, Isauro Grasselli.  "Con la messa a sistema dell'attività di controllo di carabinieri, polizia, vigili urbani e Caritas - aveva detto Grasselli - sono convinto che un minimo di risposta lo si potrebbe avere".

Pubblicato il: 08/07/2006

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