La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto
ha presentato il bilancio 2002
Più di un milione di euro. Questo l'importo complessivo che, nel 2002 è stato utilizzato per l'attività istituzionale
Economia
di Giorgio Santelli
Sono giorni di bilancio per il "mondo" della Cassa di Risparmio. Qualche giorno fa era il caso della Banca. Ieri è invece toccato all'architetto Torquato Terracina, Presidente della Fondazione, spiegare come si è concluso il 2002. Un anno importante perché era quello del 150esimo anniversario della fondazione della Cassa di Risparmio di Orvieto.
I dati della Fondazione sono positivi. C'è una gran fortuna, alla base dei conti. Più che fortuna sarebbe meglio parlare di tempistica azzeccata. La Fondazione ha 'venduto' gran parte della proprietà della banca. Il tutto avveniva nel periodo del Toro. Quello in cui le Borse erano in crescita e operazioni finanziarie e bancarie erano più semplici. Qualcuno ha preferito attendere ed oggi la situazione non è certamente la stessa. La vendita venne fatta a favore di un'altra Cassa; quella di Firenze. Stessa filosofia, insomma, in un sistema molto più grande.
Il tutto produsse un risultato importante che oggi è arrivato a 60 milioni di euro di patrimonio liquido e una partecipazione del 26,43% nella Cassa di Risparmio che permettono di condizionare in senso positivo l'aspetto "local" della Banca.
Nei raffronti con le altre Fondazioni bancarie, Orvieto si comporta bene. E' una fondazione piccola ma in termini di risultati si posiziona sopra la media delle sue simili e, a volte, insieme alle fondazioni più ricche e più potenti. Quiesto in un anno, il 2002, che certamente non è stato fra i più positivi.
Pubblicato il: 11/04/2003