Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

La relazione del Presidente della Fondazione Torquato Terracina

Economia

di Torquato Terracina

La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto ha indetto questa conferenza stampa nell'ambito e in concomitanza con la Terza Giornata Nazionale delle Fondazioni Bancarie promossa dalla Associazione Nazionale delle Casse di Risparmio Italiane.
Questo incontro nasce dall'esigenza di presentare all'opinione pubblica e in particolare ai soggetti che operano nei settori tradizionali, sanità, arte e cultura, istruzione, sviluppo economico e assistenza alle categorie più deboli, i contenuti di un vasto lavoro svolto, con grande impegno e disinteresse, nell'ambito primario di favorire in tutti i campi la crescita civile e morale della città di Orvieto e del territorio nel quale opera la Cassa di Risparmio.
Nell' ambito di tale azione il nostro Ente si è mosso in piena collaborazione, pur nella precisa distinzione dei rispettivi ruoli, con le Istituzioni locali e con i vari Enti e Associazioni che operano sul territorio nell' intento di un miglioramento complessivo della qualità di vita e di uno sviluppo economico della nostra città.

La celebrazione del 150° anniversario della fondazione della Cassa di Risparmio di Orvieto
L' esercizio 2002 è stato un anno molto importante per il nostro Ente, in quanto il 17 novembre 2002 è stato celebrato il 150° anniversario della fondazione della Cassa di Risparmio di Orvieto istituita da quaranta privati cittadini con Rescritto Pontificio del 17 novembre 1852 e riconosciuta con Decreto Reale del 17 dicembre 1863.
In quest' anno così importante per la Fondazione il Consiglio di Amministrazione, forte di un patrimonio rivalutato nel tempo grazie all' operato accorto degli amministratori succedutisi nel tempo, ha celebrato l' anniversario con una serie di manifestazioni con cui si è voluto sottolineare la rilevanza dell' evento.
Il giorno 10 novembre 2002 è avvenuta la cerimonia della posa della prima pietra del Belvedere della Città di Orvieto, interamente finanziato dalla Fondazione, sulla strada statale "Casentinese", che consentirà il miglioramento dell' offerta di servizi turistici.
Nello stesso giorno dell' anniversario è avvenuta la consegna del macchinario di risonanza magnetica aperta donato all' Ospedale S. Maria della Stella di Orvieto, che è il primo installato in una struttura pubblica e che auspichiamo possa contribuire a qualificare il nostro Ospedale, con un' espansione del bacino di utenza, oltre che nel territorio umbro, anche nell' alto Lazio con una ricaduta economico-sociale di sicura rilevanza.
Subito dopo la cerimonia di consegna del macchinario, presso il Palazzo del Popolo, si è svolta la manifestazione ufficiale, aperta anche alla partecipazione dei cittadini, alla quale è intervenuto con una relazione anche il Presidente della Cassa di Risparmio di Firenze, dott. Aureliano Benedetti.
La celebrazione ha visto anche importanti manifestazioni musicali che si sono svolte presso il Teatro Mancinelli con una significativa partecipazione di pubblico:

• 5 ottobre 2002 Concerto dell' Associazione Mandolinistica Romana;
• 31 ottobre 2002 Concerto dell' Orchestra Sinfonica di Sanremo;
• 10 novembre 2002 Concerto della Banda Nazionale dell' Arma dei Carabinieri.

L' anniversario è stato, infine, celebrato con la stampa di due importanti opere editoriali, che hanno riscosso un grande interesse presso gli studiosi ed i cittadini.
La prima è il volume sulla facciata del Duomo di Orvieto - che vi è stato consegnato oggi -, realizzato in collaborazione con l' Ente Cassa di Risparmio di Firenze e il secondo è il volume su Adolfo Cozza, che è il quinto volume della collana degli "Orvietani illustri".

Il volume sulla facciata del Duomo è stato anche presentato a Firenze, in data 7 marzo 2003, nella prestigiosa sede di Palazzo Incontri, di proprietà dell' Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con relazioni del prof. Paolucci e del Presidente dell' Ente Cassa di Risparmio di Firenze, cav. Alberto Carmi.
Il volume su Adolfo Cozza è stato presentato in due occasioni: la prima a Orvieto presso l' Istituto Storico Artistico Orvietano, in data 5 dicembre 2002, la seconda a Roma presso il Museo di Villa Giulia, con relazioni di insigni studiosi e grande successo di pubblico.

La Fondazione ha voluto celebrare il 150° anniversario anche con un concorso a premi per gli studenti degli Istituti Superiori del territorio orvietano, sui temi dello sviluppo economico e sociale.
Il complesso delle manifestazioni, che è stato anche oggetto di un video - che vi è stato consegnato oggi - che risulterà utile per far conoscere all' opinione pubblica l' attività della Fondazione, è stato realizzato con un minimo impegno economico della Fondazione, in quanto si è potuto utilizzare un contributo messo a disposizione dalla Cassa di Risparmio di Firenze Spa e dalla Cassa di Risparmio di Orvieto Spa, cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.

Quadro normativo
Nel corso del 2002 si è sviluppato il complesso contenzioso in sede amministrativa, dinanzi al TAR del Lazio, instaurato dalle Fondazioni bancarie contro la Legge 448/2001 (c.d. Legge Tremonti) ed i relativi provvedimenti attuativi.
Tale contenzioso si aggiunge a quello instaurato nel 2001 contro l' Atto di Indirizzo Visco del 22 maggio 2001.
La nostra Fondazione ha ritenuto di aderire al contenzioso, che è stato coordinato dall' Associazione delle Casse di Risparmio Italiane, per tutelare la natura privata delle Fondazioni ed il fondamentale principio di autonomia che è stato posto alla base della recente riforma "Ciampi".
Il rinvio operato dal TAR del Lazio alla Corte Costituzionale delle questioni sollevate dai ricorrenti costituisce un primo importante risultato, che ci conforta in ordine alla correttezza delle tesi sostenute dalle Fondazioni bancarie.

Recentemente, alla luce di tale importante risultato, sono stati avviati dei confronti tra il Ministero e l' ACRI, che si auspica possano portare a dei risultati utili per chiudere il contenzioso e riaffermare la natura privata e l' autonomia delle Fondazioni.


La Fondazione azionista della Banca
La nostra Fondazione, come sapete, ha già realizzato il processo di dismissione della maggioranza delle azioni della conferitaria Cassa di Risparmio di Orvieto, cedendo il 73,57% alla CARIFIRENZE.
Tale operazione, resa necessaria dalla Legge Amato-Ciampi, ha consentito di raggiungere importanti risultati:
- innanzitutto la realizzazione di una consistente plusvalenza, che ha determinato un patrimonio liquido che al 31/12/2002 ammonta a circa 60 milioni di Euro, mantenendo in ogni caso una partecipazione nella CRO Spa di un 26,43%, che consente alla Fondazione di vigilare affinché la banca mantenga il suo ruolo di banca locale al servizio del nostro territorio;
- inoltre l' ingresso della CRO Spa in un gruppo bancario ai vertici del sistema in termini di dimensione ed efficienza con sicuri ritorni dal punto di vista dell' offerta di servizi e condizioni competitive in un mercato sempre più concorrenziale;
- la difesa del marchio della CRO Spa e dei livelli occupazionali, in un panorama che vede consistenti riduzioni di personale e continui processi di fusione ed integrazione aziendali (vedi UNICREDITO ITALIANO che ha proceduto alla fusione delle banche partecipate ed alla creazione di 3 banche divisionali - INTESA BCI che ha determinato addirittura la scomparsa della BANCA COMMERCIALE ITALIANA etc. etc.)

Lo sviluppo della banca nel gruppo CARIFIRENZE consentirà anche per il futuro la stabilità dei livelli occupazionali e forse anche la possibilità di un aumento degli stessi.

La Fondazione pone particolare attenzione nell' esercitare il proprio ruolo di azionista della CRO Spa, sia perché da essa proviene parte delle risorse economiche per l' attività, sia perché riteniamo fondamentale per il sostegno allo sviluppo economico locale l' azione svolta attraverso la stessa.
Nel 2002 l' attività della Banca, nonostante la crescita degli aggregati patrimoniali, ha evidenziato un risultato economico non particolarmente brillante. Ciò è dipeso dai risultati non positivi del settore finanziario, per lo sfavorevole andamento dei mercati borsistici, e dalla riduzione degli interessi attivi.

E' stata contemporaneamente intrapresa una politica di medio periodo tesa a riposizionare la banca in termini di qualità di asset di bilancio, di maggior contribuzione dei ricavi da servizi rispetto al margine denaro e di riassetto della composizione della raccolta diretta verso forme a medio lungo termine e degli impieghi verso forme autoliquidantisi e ipotecarie.
La Fondazione ritiene che l' esercizio 2002 sia stato, oltre che un esercizio difficile per l' intero sistema economico, un esercizio di transizione per la CRO Spa, che è impegnata in una difficile opera di riconversione operativa che dovrebbe portare tra breve la banca a svolgere appieno il suo ruolo di propulsione dell' economia locale.

I dati del budget 2003 fanno ben sperare (ricordiamo che le previsioni recano la voce impieghi a + 8,1%, la voce risultato di gestione a + 38,6% e l' utile netto a + 165,9%). Siamo convinti che il Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale ed il personale della banca faranno di tutto per realizzare gli obiettivi del budget.


I dati di bilancio dell' ultimo esercizio della Fondazione
L'ACRI (Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane) predispone ogni anno un'analisi dei dati di gestione delle Fondazioni associate sulla base dei dati dei rispettivi bilanci.
Tale analisi consente un confronto dei dati gestionali della singola Fondazione con quelli medi:
- delle Fondazioni di dimensioni analoghe;
- delle Fondazioni di aree territoriali contigue;
- dell'intero sistema delle Fondazioni.
Si tratta di uno strumento utile per verificare il posizionamento della singola Fondazione - sotto il profilo dell'efficienza operativa - rispetto alle altre Fondazioni, che consente agli Amministratori di apportare quei correttivi all'azione della Fondazione che si rendono necessari per migliorarne l'operatività.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, infatti, persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico che realizza operando nei seguenti settori:
- arte, conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
- istruzione
- ricerca scientifica
- sanità
- assistenza alle categorie sociali deboli
- sviluppo economico
In termini concreti risulta evidente che più la Fondazione è efficiente e maggiori sono i risultati operativi in termini di erogazioni effettuate.
Si tratta naturalmente di dati quantitativi che devono essere poi supportati anche da un'azione volta a dare qualità all'attività erogativa mediante la selezione e l'elaborazione di progetti validi: sotto tale profilo l'intento della Fondazione è quello di limitare le erogazioni di piccolo importo, che vengono in ogni caso mantenute nell'ambito di una percentuale massima rispetto all'ammontare di proventi disponibili, per concentrare l'operatività su progetti di più ampio respiro in grado di fornire un utile contributo per il rilancio economico, sociale e culturale del nostro territorio.

Ma passiamo ora ai dati, che si riferiscono all' esercizio chiuso il 31/12/2001, che sono riportati nelle tabelle che vi sono state consegnate.

Prima di leggere questa parte, vi consigliamo di scaricare, cliccando su questo testo, la presentazione in powerpoint. Le slides in essa contenuta risultano essenziali per comprendere i dati d'esercizio della Fondazione del 2001.

ESERCIZIO CHIUSO IL 31/12/2001

Nel 1° riquadro è riportato il rapporto che rappresenta l'incidenza dell'investimento nella banca conferitaria rispetto all'intero patrimonio: si tratta di una percentuale bassa che evidenzia che la Fondazione ha provveduto con tempestività a cedere la maggioranza alla Cassa di Risparmio di Firenze, in attuazione degli obblighi previsti dalla Legge Amato-Ciampi.
La percentuale è del 7,0%, rispetto al 39,8% delle Fondazioni Casse di Risparmio del Centro, al 49,0% delle Fondazioni Casse di Risparmio medio-piccole e al 46,4% delle Fondazioni Casse di Risparmio in generale.

Nel 2° riquadro è rappresentato l'indice di redditività del patrimonio investito nella banca che è dell' 11,0% per la nostra Fondazione, contro il 6,1% delle Fondazioni Casse di Risparmio del Centro, il 3,8% delle Fondazioni Casse di Risparmio medio-piccole e il 6,4% delle Fondazioni Casse di Risparmio in generale.
Si tratta di un dato positivo che risente di notevoli plusvalenze determinatesi in ambito finanziario.

Nel 3° riquadro è rappresento l' indice di redditività del patrimonio che per la nostra Fondazione è del 4,6% rispetto al 4,0% delle Fondazioni del Centro, al 3,2% delle Fondazioni medio-piccole e al 4,9% del sistema della Fondazioni in generale. Si tratta di un dato molto positivo, che denota una eccellente gestione del patrimonio.

Nel 4° riquadro è rappresentata la redditività degli investimenti finanziari che per la nostra Fondazione è pari al 3,5% rispetto al 2,3% delle Fondazioni del Centro, al 2,3% delle Fondazioni medio-piccole e al 3,1% del sistema delle Fondazioni in generale. Si tratta di un dato molto positivo, soprattutto se si considera la difficile congiuntura economica nazionale e internazionale.

Nel 5° riquadro sono rappresentati i dati di incidenza dei costi di funzionamento sul patrimonio medio.
Si tratta di dati che evidenziano una grande efficienza della nostra Fondazione che presenta un dato dello 0,43% a fronte dello 0,26% delle Fondazioni del Centro, dello 0,74% delle fondazioni medio-piccole e dello 0,34% dell' intero sistema. Sotto tale profilo il dato è ancora più lusinghiero laddove si consideri che le Fondazioni piccole, come la nostra, che hanno 60-70 milioni di Euro di patrimonio vengono confrontate a livello di sistema con Fondazioni molto più grandi. Basti pensare alla Fondazione Cariplo con un patrimonio di oltre 5 miliardi di Euro, alle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino, Fondazioni Cassa di Risparmio di Verona, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con patrimoni di svariati miliardi di Euro, nell'ambito delle quali ovviamente le spese di gestione presentano necessariamente un'incidenza minore.

Nel 6° riquadro è rappresentata l'incidenza dell' avanzo di gestione sui proventi totali che per la nostra Fondazione è molto positivo essendo l' 88,8% contro l' 88,6% delle Fondazioni del Centro, il 74% delle Fondazioni medio-piccole e il 90,2% delle Fondazioni bancarie in generale.

Nel 7° riquadro è rappresentata l'incidenza dell' Attività istituzionale sui proventi totali che per la nostra Fondazione è pari al 59,1% rispetto al 60,9% delle Fondazioni del Centro, al 53,5% delle Fondazioni medio-piccole e al 63,8% del sistema delle Fondazioni.

Nell' 8° riquadro infine, è rappresentata l'incidenza delle erogazioni sul patrimonio medio che esprime un dato di estrema validità per la nostra Fondazione pari al 2,8% contro il 2,8% delle Fondazioni del Centro, il 2,1% delle Fondazioni medio-piccole e il 3,8% delle Fondazioni bancarie in generale.

L' operatività della Fondazione nell' esercizio 2002
Nel corso dell' esercizio 2002, per l' esercizio dell' attività istituzionale, escluso il volontariato, la Fondazione ha potuto disporre di complessivi €. 1.021.125,35=, rivenienti dalle disponibilità correnti.
Conformemente alle decisioni assunte dal Consiglio di Indirizzo in sede di definizione dell'attività programmatica dell' Ente, dette risorse hanno trovato la seguente ripartizione nei settori statutariamente definiti:

Il Consiglio, anticipando le impostazioni generali in materia di programmazione e di indirizzo dell' attività dell' Ente contenute nel Regolamento per l' esercizio dell' attività istituzionale, approvato nel 2001, si è impegnato nell' esercizio in commento a rafforzare ulteriormente l' azione di tipo progettuale, nella convinzione che tale scelta rappresenta una risposta particolarmente efficace alle esigenze della collettività locale.
Non per questo si è mancati al tradizionale sostegno delle iniziative promosse da terzi nell'ambito di specifici indirizzi e filoni di intervento, individuati dall' Ente nei settori istituzionali. La selezione delle iniziative di maggiore impegno si è pertanto svolta attraverso un graduale processo congiunto di analisi e valutazione comparativa, tesa a ricondurre le iniziative proposte nell'ambito di specifici piani di intervento, cercando di ottenere indirettamente il conseguimento dei propri scopi e lo sviluppo socio-economico e culturale del territorio.

Sempre con riferimento alle norme regolamentari, il Consiglio di Indirizzo non si è avvalso anche per questo esercizio della possibilità di concentrare l'attività istituzionale solo in alcuni ambiti di intervento, ritenendo opportuno, come in passato, caratterizzare l'azione della Fondazione in favore del territorio attraverso un articolato impegno che spazia in tutti i settori definiti a livello di statuto, pur nella consapevolezza delle difficoltà esistenti in alcuni di questi quale quello della ricerca scientifica.

Per quanto riguarda le risorse accantonate dall' Ente per le erogazioni in favore del Volontariato, così come previsto dalla Legge n. 266/91, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di destinare dette disponibilità, che ammontano a € 43.774,22=, al Fondo costituito presso la Regione Umbria, nonché di accantonare ulteriori € 43.774,22=, al fine di integrare il fondo sulla base del DM del 26 marzo 2002.
Viene di seguito fornito un resoconto complessivo dell'attività svolta nel corso dell'esercizio nei diversi settori statutariamente definiti, con l'illustrazione delle principali iniziative che hanno trovato avvio ed attuazione nel periodo.


ARTE, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E AMBIENTALI
L'attività del settore si è sviluppata in una serie di interventi rivolti alla salvaguardia del ricco patrimonio artistico del nostro territorio e un forte impulso ad iniziative ad alto contenuto artistico.
Si è impegnati nel programma di riqualificazione del sistema museale locale, con interventi di restauro di pregevoli opere d' arte; sin qui l' interesse è stato rivolto ai dipinti su tela del manierismo che sono così disponibili per essere esposti nel Museo dell' Opera del Duomo in avanzata fase di allestimento nel palazzo Bonifacio VIII (conosciuto come Palazzo Soliano).

In particolare, con l' Opera del Duomo è stata sottoscritta una convenzione per disciplinare le modalità di una proficua collaborazione nell' ambito del progetto di riapertura del Museo dell' Opera. Frattanto sono già intercorse proficue intese per proseguire in importanti restauri di opere di elevato valore artistico che saranno esposte nel Museo.

Si è concluso il restauro di n. 800 bronzetti votivi del Museo Faina che saranno presentati in una sala dedicata alla Fondazione e pure l' allestimento dell' annessa biblioteca archeologica, interventi operati con il finanziamento della Fondazione.
Si è ancora contribuito alla realizzazione del Progetto di Museo Storico nella Rocca di Alviano dedicato a Bartolomeo di Alviano che avrà sviluppo ulteriore per i Capitani di Ventura Umbri anche con l' ausilio di strumenti multimediali sotto la direzione scientifica del prof. Abbondanza dell' Università di Perugia.

Proseguendo nel sostegno ad interessanti iniziative di ricerca archeologica, sono continuati gli interventi nel Comune di Baschi sotto la direzione dell' Università di Perugia, con importanti nuove acquisizioni di reperti etruschi e romani di sicuro valore.
Si prevede un ulteriore sviluppo degli scavi in località Scoppieto e la valorizzazione del complesso archeologico del Porto di Paliano alla confluenza del Paglia con il Tevere che sarà aperto al pubblico.
Non sono mancati numerosi interventi per la tutela e il restauro di beni artistici e monumentali, presenti sul territorio, nella consapevolezza che la salvaguardia del nostro patrimonio artistico contribuisca anche allo sviluppo economico del territorio.

E' proseguito, nell' ambito del settore, il programma editoriale con il volume su Adolfo Cozza, che arricchisce sicuramente l' iniziativa promossa direttamente dalla Fondazione per la realizzazione di una serie di pubblicazioni monografiche su illustri concittadini; si stanno preparando, inoltre, le monografie su Ascanio Vitozzi e sugli ingegneri Muzi e Netti.
Nel settore editoriale si è avviata la pubblicazione di una "Storia di Orvieto" affidata ad insigni professori universitari.
Si è profuso un impegno anche a sostenere importanti manifestazioni culturali realizzate nel corso dell'anno da Enti ed associazioni locali. Meritano di essere menzionate al riguardo il Premio giornalistico "Luigi Barzini e il "Corteo Storico" nella ricorrenza religiosa del Corpus Domini.
La Fondazione, inoltre, ha deliberato di destinare una quota delle disponibilità per il restauro di Palazzo Coelli, importante palazzo storico, che verrà adibito a sede della Fondazione, ma che verrà messo anche a disposizione della collettività, con una chiara finalità sociale, per iniziative inerenti ai settori di intervento istituzionale.

Il restauro del Palazzo ed il suo utilizzo da parte della collettività orvietana consentirà di restituire un bene artistico nel suo antico splendore alla città.
I lavori sono in stato di avanzata esecuzione e se ne prevede il completamento per l' estate 2003.
La stima e l' apprezzamento riconosciuti alla Fondazione hanno determinato gli eredi di Paolo Pollidori, noto artista orvietano, a donarci la gipsoteca di proprietà della famiglia, che consta di n. 21 opere che sono state fuse e che costituiranno un sicuro arricchimento del patrimonio della Fondazione. Sono in corso intese con gli eredi della famiglia Pollidori per l' acquisizione di altre pregevoli opere che verrebbero a dare completezza alla collezione.

Sarebbe intendimento, altresì, di costituire una galleria di arte moderna con l' istituzione di un premio biennale che porti all' acquisizione di importanti opere pittoriche di sicuro interesse e che pure valgano all' incremento del patrimonio.


ISTRUZIONE E RICERCA SCIENTIFICA
L'attività della Fondazione nel settore si è profusa sia in una serie di interventi assunti direttamente, sia in collaborazione con soggetti operanti nel settore.
E' proficuamente proseguito il programma teso a favorire l'insediamento di attività universitarie per il quale la Fondazione, nell' intento di sostenerne lo sviluppo, ha aderito nel 2001 alla Fondazione Centro Studi Città di Orvieto in qualità di Ente assimilato ai Fondatori con un contributo al fondo di dotazione. Nell' ambito di tale programma, la Fondazione, senza assumere diretti obblighi di concorso agli oneri gestionali, nel corso di ogni esercizio valuta l' ammontare del contributo finalizzato a favorire specifiche attività universitarie del Centro, di cui, però, condivida i contenuti e la concretezza operativa, e sempre nei limiti delle proprie disponibilità di bilancio, nell' intento, così, di assicurare lo svolgimento di corsi di specializzazione post-laurea di sicuro interesse e con possibili ricadute economiche nel territorio.
Particolare attenzione è stata ancora rivolta, poi, a progetti di informatica negli istituti scolastici con il sostegno alle importanti iniziative assunte dal Liceo Scientifico "E. Majorana" con il Progetto "ARGISO", per un' architettura di rete geografica locale per il collegamento telematico degli istituti scolastici del territorio orvietano, nell' obiettivo di creare un portale Web ed una rete di punti attrezzati per videoconferenze; si tratta di una rete telematica a servizio delle scuole e delle istituzioni locali, quindi nell' interesse della collettività orvietana e che sarà in collegamento anche con la struttura multimediale prevista nella nostra Sede di Palazzo Coelli.
Singolare interesse ha avuto, poi, la richiesta dell' Istituto Professionale per un progetto relativo all' istituzione di corsi innovativi di alta specializzazione tecnologica per "tecnico autronico".

Nell' ambito delle celebrazioni del 150° anniversario di fondazione della Cassa di Risparmio di Orvieto è stato indetto un concorso a premi per gli studenti degli Istituti superiori del territorio orvietano, sui temi dello sviluppo economico e sociale. Il concorso si propone di valorizzare idee progettuali per lo sviluppo economico e sociale del territorio orvietano che abbiano: natura innovativa nei contenuti e/o nei canali di divulgazione, carattere di concretezza operativa e utilità sociale e legame con i contesti socio-produttivi del territorio di riferimento. I risultati potranno essere valutati anche per una possibile acquisizione da parte della Fondazione per progetti propri.


SANITA'
Nel settore della sanità si è inteso sostenere l'acquisizione di apparecchiature specialistiche per incrementare nell' Ospedale "S. Maria della Stella" la dotazione di strumentazioni a servizio del cittadino.
In tale ambito si è portata a compimento un' iniziativa molto ambiziosa, dal momento che è stata acquisita un' apparecchiatura di "Risonanza Magnetica Aperta", che è stata presentata al pubblico il 17 novembre 2002 e che è entrata in funzione con piena soddisfazione dell' utenza.
L' impianto, nella sua tecnologia decisamente innovativa, viene ad offrire un' elevata qualificazione all' Ospedale, con un' espansione del bacino di utenza oltre che nel territorio umbro anche nell' Alto Lazio e quindi con una ricaduta economico-sociale di sicura rilevanza.

Dal 20 novembre 2002 al 6 gennaio 2003 sono stati eseguiti n. 150 esami per l' avviamento operativo e per la professionalizzazione del personale. Il 5 febbraio 2003 l' impianto è entrato in funzione a pieno ritmo e fino a tutto il 31 marzo 2003 sono stati eseguiti n. 450 esami che hanno interessato pazienti dell' Orvietano, oltre a numerosi provenienti dalle province limitrofe. Il servizio è assicurato dalla Direzione del dott. Lanfranco Livolsi, capo Dipartimento di Radiologia della ASL n. 4, al quale va il nostro apprezzamento, e dall' alta consulenza del prof. Carlo Masciocchi, Direttore della Cattedra di Radiologia dell' Università degli Studi di L' Aquila e dai Professori Massimo Galluccio e Ernesto Di Cesare della stessa Università degli studi.
In questo settore si sono pure assecondate altre richieste relative alla fornitura di un colposcopio per la zona territoriale dell' Amerino e di un elettrocardiografo per il reparto di Geriatria del S. Maria della Stella.


ASSISTENZA, BENEFICENZA E TUTELA DELLE CATEGORIA SOCIALI PIU' DEBOLI
La Fondazione è stata interessata alle problematiche che investono il settore dell'assistenza e beneficenza, promuovendone il sicuro sostegno per concorrere alla realizzazione di una serie di iniziative ritenute rispondenti alle attese rilevate.
A fronte delle numerose esigenze riscontrate, come sempre si è proceduto ad un' attenta valutazione della problematica emersa e sono stati decisi interventi a favore di associazioni operanti nel settore dell' assistenza di persone anziane affette da patologie gravi o portatori di handicap.
In particolare, si sono sostenute iniziative di volontariato svolte da soggetti che da sempre rivolgono la loro attenzione verso i meno abbienti e verso le popolazioni più bisognose, con interventi mirati a migliorare la qualità della vita in strutture culturali-ricreative per anziani e sostenere manifestazioni promosse in ambito locale da gruppi di volontariato.


SVILUPPO ECONOMICO
Nell' ambito dell' attività nel settore, il 10 novembre 2002 si è compiuta la cerimonia per la posa della prima pietra del "Belvedere della città di Orvieto" sulla strada Statale "Casentinese" che da Orvieto va a Bolsena, del quale il Comune di Orvieto ha appaltato i lavori finanziati completamente dalla Fondazione; i lavori procedono speditamente e quanto prima si potrà disporre di questa importante opera al servizio dei flussi turistici.
Dopo aver realizzato, in collaborazione con il Comune di Castel Viscardo e con l'Aereo Club di Viterbo, l'ampliamento dell'attuale aviosuperfice dell'Alfina, si auspica che essa si possa caratterizzare come impianto da turismo e concorra a favorire la valorizzazione dell'intero comprensorio Orvietano.
La Fondazione, come sempre, sostiene validamente "Umbria Jazz Winter", che ha una rilevanza davvero significativa per il grande successo che ha determinato una consistente presenza turistica.
Si è dato sostegno anche all' iniziativa della "Mostra Internazionale dell' antiquariato" nell' auspicio che possa divenire il fulcro di una forte attrazione su Orvieto.
La prima edizione ha consentito di evidenziare la necessità di alcuni correttivi che auspichiamo possano consentire all' iniziativa uno sviluppo di sicuro successo.
La Fondazione ha inteso inoltre intervenire in favore di iniziative, intraprese da Enti e Organizzazioni locali per la promozione di una cultura eno-gastronomica che con una serie di manifestazioni, anche attraverso la promozione dei prodotti tipici locali, favorisca lo sviluppo turistico ed economico del comprensorio.

Conclusioni
Il 2002, anno di celebrazione del 150° anniversario della Fondazione, dovrà essere ricordato quale punto di partenza per ulteriori importanti traguardi che auspichiamo possano essere sempre più prestigiosi.
Per il futuro ci attende un lavoro complesso per la migliore realizzazione degli scopi istituzionali della Fondazione.
In primo luogo il nostro auspicio è che il complesso contenzioso che si è instaurato con il Ministero trovi una soluzione di comune interesse per entrambe le parti, che consenta il rispetto dell' autonomia della Fondazione quale ente di natura privata.
La Fondazione, inoltre, è concretamente impegnata nell' azione volta a costituire una Consulta delle Fondazioni umbre, che possa costituire un tavolo di confronto su problematiche comuni, nonché la base di una proficua collaborazione nell' interesse della nostra Regione; in tale ambito al Presidente, arch. Terracina, è stato attribuito l' incarico di coordinatore delle Fondazioni umbre per la costituzione della Consulta.
Per quanto riguarda l'attività istituzionale preme ribadire l'impegno nel continuare progressivamente ad indirizzare le modalità operative della Fondazione verso il ricorso in maniera sempre più consistente alle progettualità proprie, quale efficace mezzo di intervento, e nell'individuare i settori di operatività dell'Ente, nei quali ripartire le risorse disponibili, nell'intento generale di perseguire il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini residenti nel territorio.
Perseguendo tale obiettivo, particolare attenzione verrà posta nello sviluppo di quelle forme di collaborazione con gli operatori pubblici, economici e sociali (Amministrazioni locali, gli Organi della Pubblica Istruzione, i Musei, le Associazioni culturali e di categoria) che consentano di realizzare obiettivi sempre più significativi e ambiziosi.
Ci prefiggiamo, inoltre, di procedere nella progressiva messa in atto delle più importanti iniziative ad oggi programmate e di continuare a perseguire le finalità istituzionali nell'intento di contribuire alla qualificazione del centro storico, allo sviluppo economico e sociale del territorio, alla promozione di una presenza universitaria in Orvieto, allo sviluppo dell'uso delle tecnologie informatiche per l'insegnamento nelle scuole locali, al sostegno della formazione professionale dei giovani, al miglioramento dell'assistenza socio-sanitaria dei residenti nel comprensorio, alla crescita culturale della collettività, alla conservazione del patrimonio artistico e ambientale del territorio.

Pubblicato il: 12/04/2003

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