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Corteo 'fasullo' e alla carlona?

Sulla Rupe monta la polemica per quelle che alcuni giudicano eccessive attualizzazioni della sfilata - nello specifico per la presenza del figurante di colore - e per la scarsa disciplina dei figuranti Provocatorio intervento di Marco Sciarra, Doppie verità

foto di copertina

ORVIETO - Corteo "fasullo" e alla carlona.  Sulla Rupe monta la polemica per quelle che alcuni giudicano come eccessive attualizzazioni della sfilata, nello specifico per la presenza del figurante di colore, e per la scarsa disciplina dei figuranti.  A voler far calare il sipario su tante parole è adesso il direttore artistico del corteo, Nicoletta De Angelis, che difende la scelta, tutta sua, "assolutamente personale" come sottolinea, di introdurre un cittadino di origini africane, orvietano d'adozione, nel corteo storico. "Il corteo è una pagina di storia - spiega il direttore - che va dal medioevo alla scoperta dell'America, non vedo perché un nobile non potesse avere per portabandiera un Moro".  Le perplessità sulla novità dell'edizione 2006 erano state sollevate dall'esponente di An, Stefano Olimpieri che, in consiglio, aveva interrogato il sindaco sull'opportunità di una simile decisione che, a suo parere poteva compromettere la fedeltà storica dell'evento.  

Contro Olimpieri si era levata la voce del presidente dell'associazione "Giovani per Orvieto".

E dietro Olimpieri c'era già chi era pronto a recriminare su un presunto rigore applicato in maniera dispari.  "E' inutile che a noi - dice una dama - si dica di non portare anelli e braccialetti, di non tagliarci i capelli, o addirittura di evitare di abbronzarsi perchè tutto deve essere perfetto, se poi per dar spazio ai tempi che corrono si finisce così".

Sulle critiche avanzate per la scarsa disciplina di alcuni figuranti, avvistati con gomme americane in bocca o nell'atto di saluti festanti, invece, la De Angelis replica facendo appello al rigore e alla collaborazione di tutti gli orvietani. "Credo che i tempi degli schiaffi siano finiti - replica il direttore - il controllo c'è ed è rigoroso, ma vorrei anche dire agli orvietani, anche a quelli che si svegliano adesso per difendere il corteo che possono dare il loro contributo segnalando personalmente le cose che non vanno o partecipando all'organizzazione.  Ma, a questo punto, sulla questione del rigore non ci si può riferire solo ai figuranti bensì anche al pubblico che dovrebbe manifestare più rispetto nell'assistere all'evento".

Pubblicato il: 22/06/2006

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