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NOTIZIE CORSIVI

Ficulle. Il TAR si è pronunciato e quella cava non si farà

La paventata costruzione di una cava sul Chiani aveva portato alla nascita di un comitato, che continua nella sua opera di sorveglianza e di tutela di quell'ambiente...

Il TAR dell'Umbria  boccia la cava di inerti in località Pollaceto-Riolungo nel comune di Ficulle. Il Tribunale Amministrativo Regionale, con la sentenza n.306/2006 depositata il 18 maggio 2006, respinge il ricorso della ditta Ceccantoni.

 

Si conclude così la battaglia del Comitato per la tutela e valorizzazione delle valli del Chiani e Migliari, che si costituì oltre un anno fa per tutelare quelle zone.

 

La determina della Regione Umbria, pubblicata sul B.U.R. Umbria del 6 luglio 2005, con cui era  stato pronunciato, ai sensi dell'art.7 della L.R.11/98, "un giudizio non favorevole" in ordine alla compatibilità ambientale del progetto di cava a Ficulle, era stata impugnata dalla ditta Ceccantoni presso il Tribunale Amministrativo Regionale. Si erano contro costituiti la Regione dell'Umbria, la Provincia di Terni,il Comitato per la tutela e valorizzazione delle Valli del Chiani e Migliari, il WWF Italia, l'Associazione Cittadinanzattiva.

 

La sentenza del TAR Umbria ribadisce la piena correttezza delle posizioni di quanti avevano sostenuto che il progetto di cava di Pollaceto- Riolungo nel Comune di Ficulle avrebbe rappresentato uno scempio ambientale ad altissimo rischio a fronte di una scarsissima redditività economica derivata dalle attività di escavazione.

 

Non a caso il TAR sposa pienamente il giudizio negativo della Regione Umbria che aveva sostenuto "la non coerenza del progetto con il criterio di coltivabilità di nuovi giacimenti previsto dal P.R.A.E.  (Piano Regionale delle Attività Estrattive n.d.r.) per lo scarso rapporto tra superficie impegnata e volume estratto,la scarsa qualità dei materiali e la modesta volumetria nonché le valutazioni negative della Provincia di Terni in ordine al non rispetto delle previsioni ambientali del PTCP.

 

"Il Comitato per la tutela e valorizzazione delle Valli del Chiani e Migliari- continua la nota diffusa- plaude a questo pronunciamento che premia il grande impegno da esso profuso per indirizzare la crescita economica ed occupazionale della valle verso forme di sviluppo che siano  in armonia con il mantenimento del patrimonio ambientale esistente.

 

Quest'ultimo è purtroppo ancora minacciato da attività già esistenti o in fase progettuale, su cui sarà necessario esercitata la massima attenzione e per le quali verranno adottate idonee forme di denuncia e di lotta che non esiteremo a portare a conoscenza degli organi di stampa".    

 

Pubblicato il: 04/06/2006

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