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Mocio entra a gamba tesa

Deciso a riprendere la palla delle decisioni, il sindaco di Orvieto chiede alla coalizione "poche chiacchiere e rispetto degli impegni assunti con il programma di governo"...Caro Mocio ti scrivo, firmato Capoccia 

foto di copertina

di Dante Freddi

Stefano Mocio, il sindaco di Orvieto, ha deciso di entrare a gamba tesa sulle questioni che stanno animando il dibattito cittadino. Vuole riconquistare la palla, a costo che qualcuno si faccia male. Una rudezza che mi sembra necessaria, condivisibile ed apprezzabile.

Richiama con decisione la coalizione a "maggiore equilibrio e unità", ricorda che chi comanda è lui per legge ed invita chi "dà ricette su rimpasti e ridistribuzioni delle deleghe a "rileggersi le norme che regolano l'elezione diretta del sindaco".
Ce n'è per tutti.

In tempi in cui prevalgono le sfumature, i toni grigi e neutri, i messaggi chiari sono apprezzabili, trasmettono la sensazione che ci sia il coraggio di assumersi responsabilità, di non eludere aspettative e promesse.

A Rifondazione, che ha versato quell'ultima goccia nel bicchiere colmo della politica casalinga  con la questione degli emolumenti degli amministratori della Farmacia, Mocio rifiuta patenti di verginità. Con i Ds condivide la volontà di aggiornare i programmi e chiede la convergenza di tutta la coalizione, già convocata, intorno alle "linee di indirizzo approvate dagli elettori con il programma di governo del sindaco".
Niente quindi inversioni ad "U", né riguardo al programma né riguardo a "presunti" rimpasti.

Il mio non è un rigurgito di orgoglio postdemocristiano, che mi accumuna sentimentalmente a Mocio, non credo, spero di no, no.
E' la convinzione che la difficoltà del Paese e della nostra comunità locale richiedono decisioni in cui i giochi interni ai partiti non possono creare tentennamenti, esitazioni e fermate, se non strettamente necessari.

Dice Mocio: "La dialettica interna alla coalizione e alle singole forze politiche deve fungere da momento di arricchimento comune e non per acquisire strumentalmente presunti vantaggi competitivi o presunte patenti di verginità che certamente non si addicono mai alle classi dirigenti, soprattutto a quelle che hanno l'onore di esserlo da lunghissimo tempo". "La nostra comunità - continua il sindaco - ci chiede poche chiacchiere e rispetto degli impegni assunti con il programma di governo. E' per questo che non mi appassiono alle discussioni su presunti rimpasti o di ridistribuzioni delle deleghe. Chi dà ricette in questo senso è invitato a rileggersi le norme che regolano l'elezione diretta del sindaco. La priorità è che nelle prossime settimane si portino in discussione ed in decisione nelle sedi opportune - in primis il Consiglio comunale - gli argomenti che stanno sul tappeto: penso, tra l'altro, alla gestione della seconda fase di rifunzionalizzazione della Caserma, al Piano del Commercio, alla 4^ fase del progetto di Mobilità Alternativa, al bilancio consuntivo, ecc. Va inoltre perfezionato il dialogo con le altre istituzioni regionali e provinciali andando a definire una volta per tutte gli accordi di programma sui grandi temi quali multiutility, patrimonio regionale, ecc., che riconoscano ad ogni territorio la propria peculiarità e dignità". "E' con questo spirito - aggiunge - che ho provveduto a convocare un incontro con  la coalizione sul programma di governo nel quale chiederò una convergenza sulle linee di indirizzo approvate dagli elettori con il programma di governo del sindaco. In questo condivido l'orientamento che mi hanno formalmente espresso i Democratici di Sinistra, cioè di andare velocemente ai necessari aggiornamenti, in questo senso li ringrazio delle parole usate in termini di rinnovata stima che mi hanno voluto esprimere. Volontà di aggiornamento che sono convinto sarà comune a tutte le forze della coalizione".  "E' in questa ottica complessiva e strategica - continua il sindaco - che si devono discutere le questioni delle partecipate, la cui nascita e la cui definizione degli organi e dei compensi fu una scelta condivisa nella legislatura precedente da tutte le forze della coalizione. Oggi, allora, si deve fare un bilancio dei risultati di quella formula e decidere se va mantenuta o modificata. L'obiettivo irrinunciabile, però, è quello dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi. In questo senso, come peraltro già definito in sede di coalizione, questo argomento farà parte della discussione sull'aggiornamento del programma".  "Nell'accettare le dimissioni del presidente dell'Azienda Farmacia - sottolinea - ho provveduto, peraltro, a ribadire la stima verso l'intero Consiglio di amministrazione per il lavoro svolto in questo periodo che ha portato ad una razionalizzazione della spesa e ad un miglioramento dei conti. Voglio ringraziare, in particolare, il Consiglio di amministrazione per il senso di responsabilità che ha voluto ribadire in queste ultime ore in vista dell'approvazione del bilancio consuntivo 2005".  "Infine - conclude il sindaco - se dovessero prevalere logiche di interesse interno ai partiti, o logiche particolari rispetto a quelle generali, e se non ci dovesse essere una approvazione sollecita degli argomenti suddetti, allora si paleserebbe la necessità di aprire una fase di verifica che però avrebbe come effetto solo quello di far perdere tempo alla Città nella risoluzione dei problemi esistenti".

 

Pubblicato il: 01/06/2006

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