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Ds in subbuglio.
Ma la democrazia funziona così

Chi ha vinto i congressi del partito vuole governare con propri programmi e dirigenti. Tutto legittimo...Rimpasto sì rimpasto no

foto di copertina

di Dante Freddi

L'affermazione dell'idea di società ritenuta migliore è il fine nobile che persegue l'impegno politico.

L'onestà è il comportamento imprescindibile.

La competenza e la capacità sono aspetti fondanti del metodo di selezione che dovrebbe condurre alla determinazione della classe politico-amministrativa.

La disponibilità al servizio ed il piacere di compierlo sono gli inscindibili motori dell'azione personale.

Tutto il resto fa parte dell'agiografia del politico: esiste raramente, come la santità.

 

Credo che questi assunti siano condivisibili da tutti e di conseguenza non c'è nulla di scandaloso che chi governa voglia creare le condizioni per affermarsi.

Che, nello specifico, Capoccia e Posti sostituiscano assessori Ds e rimuovano dirigenti che a loro avviso non rispondono alle attese del partito che loro governano è normale, è anzi doveroso nei confronti dei compagni che li hanno eletti.

 

Quando scrivono che "Non c'è alcun dubbio che si dovrà procedere quanto prima ad una verifica politico-programmatica ed organizzativa del nostro esecutivo per ottenere una sintonia con il nuovo quadro politico e con le attese dei nostri elettori e cittadini" affermano esattamente quanto sostengo. E lo ribadiscono con forza quando aggiungono "Dobbiamo uscir fuori dalle difficoltà che hanno caratterizzato il primo periodo della nuova consiliatura ed intraprendere il cammino della risoluzione dei vari problemi evidenziati anche nel corso di questa ultima campagna elettorale".

 

Fin qui d'accordo, credo. Si possono esprimere critiche di contenuto, non di metodo o di legittimità. Non c'è nulla di sconveniente, la democrazia funziona così.

 

La caduta avviene quando Posti e Capoccia si presentano  invece come dirigenti di un partito unito e unanime, soltanto con qualche sfumatura che li differenzia, e se la prendono con la stampa se alcuni di quei 250 dirigenti di "grande spessore" esprimono dissenso nei confronti di progetti e comportamenti di colleghi di partito.

Il "centralismo democratico" è ormai sotterrato nella prassi e nella mentalità e la stampa raccoglie le informazioni da chi ha voglia o necessità di raccontare. Se quattro assessori sentono l'urgenza di rivolgersi agli orvietani attraverso i giornali, vuol significare che all'interno del partito c'è almeno qualche problema di comunicazione.

I giovani che hanno spazio, se ci sono, davvero non appaiono, e ancora meno i comuni ideali, metodi e risoluzioni.
Mi sembra che i segretari Capoccia e Posti debbano lavorarci sopra, per far coincidere la realtà che loro conoscono e dicono con quella che noi percepiamo e raccontiamo.

 

Segue il comunicato diffuso dai Ds di Orvieto e dell'Orvietano.

 

"Il Partito dei democratici di sinistra conta nel nostro comprensorio oltre 2500 iscritti con 25 sezioni ognuna delle quali composta da oltre 10 dirigenti di grande spessore politico e protagonisti di grandi battaglie politiche  e amministrative con un risultato elettorale oltre il 31% come dimostrano le ultime elezioni.

E' paradossale come questo Partito venga rappresentato dai mezzi d'informazione solo come dedito a lotte interne finalizzate alla spartizione del potere e, non meno paradossale e' il fatto che la politica dei Ds sia comunicata attraverso "veline" e interpretazioni soggettive quasi sempre false.

 

Un Partito che nella recente Conferenza programmatica ha messo a disposizione della città e del territorio un importante contributo di idee, proposte e progetti di sviluppo in grado di dare risposte concrete alle aspettative di tutti i cittadini.

 

Per quanto riguarda il documento dei compagni della giunta, nel condividere l'impegno da loro assunto, si ribadisce con forza la necessità di portare avanti il nostro progetto soprattutto in questo periodo caratterizzato dalla formazione del nuovo governo che ha come obiettivo principale proprio quello di riqualificazione del lavoro delle istituzioni.

 

Non c'è alcun dubbio che, anche per le vicende politiche nazionali, si dovrà procedere quanto prima ad una verifica politico-programmatica ed organizzativa del nostro esecutivo per ottenere una sintonia con il nuovo quadro politico e con le attese dei nostri elettori e cittadini.

 

Dobbiamo uscir fuori dalle difficoltà che hanno caratterizzato il primo periodo della nuova consiliatura ed intraprendere il cammino della risoluzione dei vari problemi evidenziati anche nel corso di questa ultima campagna elettorale.

Non si tratta di chiedere a nessuno di fare un passo indietro bensì di farne due avanti per dare sicurezza, tranquillità e certezze ai cittadini di Orvieto e del nostro comprensorio.

 

Questo non è il partito delle quattro fazioni, ne dei vari dirigenti "l'un contro l'altro armato", come qualche fantasioso e non troppo ben informato giornalista locale riporta. Questo è il partito dove i giovani hanno spazio di crescita politica e di espressione, dove i comuni ideali e la condivisa metodologia di analisi e risoluzione dei problemi rappresenta una caratterizzazione unica e strutturata. Così come per quanto riguarda la candidatura del compagno Fausto Prosperini alla segreteria della Federazione Provinciale di Terni, in sostituzione di quella attuale, tutti i DS orvietani e del comprensorio esprimono una forte e convinta condivisione, come già fecero in passato quando lo elessero a Presidente della Direzione Provinciale".

 

 Il Segretario dell'Unione Comunale di Orvieto

Marino Capoccia

Il Coordinatore dell'Unione Intercomunale dell'Orvietano

Giorgio Posti

Pubblicato il: 08/05/2006

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