ORVIETO - Rimpasto sì, rimpasto no. E' destinato a restare, almeno fino alla fine di maggio, il dubbio amletico sul destino della componente Ds nell'esecutivo di Mocio. Intanto, chiariscono il segretario dell'Unione comunale, Marino Capoccia e il presidente dell'Intercomunale, Giorgio Posti, si andrà ad una verifica politico programmatica ed organizzativa che coinvolgerà tutta la maggioranza e dovrà chiudersi entro la fine di maggio. Lo scopo, in pratica, è uscire dalle sabbie mobili della prima metà della consiliatura, fare il bilancio di ciò che si è fatto, stabilire gli obiettivi futuri condivisi dal centrosinistra e, a quel punto, presumibilmente, verificare l'effettiva sintonia tra gli obiettivi e gli assessori. Queste, in sostanza, le mosse e le metodologie. "Si ribadisce - dicono, infatti, Capoccia e Posti in risposta agli assessori Ds - la necessità di portare avanti il nostro progetto che ha come obiettivo principale proprio quello di riqualificazione del lavoro delle istituzioni". "Non c'è alcun dubbio - proseguono - che si dovrà procedere quanto prima ad una verifica politico-programmatica ed organizzativa del nostro esecutivo per ottenere una sintonia con il nuovo quadro politico e con le attese dei nostri elettori e cittadini. Dobbiamo uscir fuori dalle difficoltà che hanno caratterizzato il primo periodo della nuova consiliatura ed intraprendere il cammino della risoluzione dei vari problemi". "Non si tratta di chiedere a nessuno di fare un passo indietro - replicano  - bensì di farne due avanti per dare sicurezza, tranquillità e certezze ai cittadini".

Con questa nota ufficiale i vertici della Quercia chiudono le polemiche sul rimpasto rigettando il rischio di confusione tra il piano politico e quello istituzionale lamentato in merito dagli assessori del correntone. Mentre non si fa menzione dell'effetto domino a tutti i livelli prospettato dai membri Ds dell'esecutivo in caso di rimpasto.