Pesce d'aprile, prima o poi si abbocca
Abbiamo lanciato l'ipotesi della terza candidatura di Cimicchi ed ecco i boccaloni
Società
di Redazione
Diciamolo. Lo scherzo era ben architettato. Anche se, prima di farlo, ci siamo interrogati se in tempo di guerra valesse la pena sorridere. E abbiamo detto sì. Con la speranza nel cuore che questa atrocità senza patria finisca immediatamente. Sarebbe bello che lo scherzo vero fosse stato quello della guerra. Ti alzi e scopri che è una fiction. Ma così non è.
Torniamo sul pesce d'Aprile. Uno scherzo ben architettato con due "ganci matricolati" come il febbricitante Maurizio Conticelli e il bravo Pierluigi Leoni (abbiamo scoperto in lui doti da giuggerellone che solo il nostro direttore conosceva). E così, via. E poi, tra le dichiarazioni ufficiali, alcune rilasciate al Giornale dell'Umbria che "ci ha dato con tutte le penne" . Poi, ieri mattina presto presto, il collegamento dalla Camera dei Deputati. Chissà: forse il solito Danilo Buconi tra l'ipotesi di cancellazione di una lingua ufficiale e quella della cancellazione dei socialisti dalla faccia dell'arco costituzionale politico, avrà tentato di capire quando come e perchè Katia Bellillo ha votato contro alla legge che permette la terza candidatura di Stefano Cimicchi.
Scherzo ben architettato e ben riuscito. Con Stefano Cimicchi che ha risposto a infinite telefonate. Come ci racconta nel messaggio che ci ha voluto inviare e che è pubblicato nell'approfondimento.
P.S. - Potevamo far peggio, ed è giusto, ora, raccontarvi quali erano le altre ipotesi:
- Un pluriomicidio che vedeva in campo, come assassini, una coppia di noti cronisti del territorio orvietano. Sangue e pugnalate a gogo in una sequenza pulp di immagini shock;
- Il passaggio, armi e bagagli, di Loriana Stella, Valentino Filippetti e Fausto Prosperini nello Sdi perché "stanchi della deriva 'rivoluzionaria' dei Ds orvietani";
Poi quella che abbiamo adottato. Ed è andata bene, se vuoi puoi rileggerla.
Pubblicato il: 02/04/2003