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La Camera ha votato il superamento del vincolo del doppio mandato. Cimicchi potrà essere sindaco per la terza volta

Un sondaggio ADVARP posiziona Cimicchi al 69%. Sorprendenti le reazioni di Conticelli e Leoni. Conticelli offre la sua disponibilità a Cimicchi. Leoni chiede garanzie per la minoranza e la Presidenza del Consiglio comunale

Politica

di Redazione

Il vincolo del doppio mandato per Sindaci e Presidenti di Provincia è stato superato. La Camera ieri ha rimosso, tra un emendamento e l'altro sull'utilizzo delle basi italiane per la guerra, con una maggioranza schiacciante (un solo voto contrario) che va da Rifondazione Comunista ad Alleanza Nazionale) il vincolo previsto per il mandato dei Sindaci. Il provvedimento non dovrà passare per il Senato in virtù del voto plebiscitario che ha ottenuto a Montecitorio. Unico voto contrario quello di Katia Bellillo. Televisioni e giornali, impegnati a senso unico nella cronaca della guerra in Iraq non ne hanno parlato ma la notizia non resterà inosservata. Soprattutto perché riguarda i Comuni sotto i 50mila abitanti.
Scontate le conseguenze sul futuro di Orvieto. Almeno rispetto alle candidature. Il totosindaco non impensierirà più né i giornalisti né le varie correnti interne ai partiti del centrosinistra. Stefano Cimicchi, attuale sindaco di Orvieto potrà ricandidarsi. Un sondaggio promosso già ieri pomeriggio dalla Società demoscopia ADVARP su un campione di 1000 elettori nel Comune di Orvieto rivela che l'attuale sindaco sarebbe rieletto con il 69% dei consensi.
Ciò che lascia quantomeno perplessi sono le reazioni di alcuni degli oppositori che, intervistati a "bruciapelo" hanno accolto con favore la notizia.
"Questa notizia - afferma Maurizio Conticelli, capogruppo della Margherita - rappresenta per Orvieto l'uscita da una condizione di stallo incresciosa e pericolosa, con un continuo rincorrersi di candidature lanciate e poi negate. Il dopo Cimicchi sarà Cimicchi e questo ci toglie da una campagna elettorale massacrante e ci permette di lavorare con serenità". "Anche la mia posizione personale - continua Conticelli - si può inquadrare in una prospettiva più a lungo termine. Valuterò con attenzione la possibilità di ricostruire con Cimicchi un "bionomio" che negli anni scorsi ebbe successo e che, come vice-sindaco, mi offrirà gli strumenti per portare a buon fine le battaglie amministrative e civili che ho iniziato contro questa amministrazione e che ho intenzione di continuare. È una questione di coerenza!"
Ma se sorprende il plauso di Conticelli sbalordirà ulteriormente la posizione del capogruppo di AN che, tra le righe, si candida a ricoprire, sotto la guida di Cimicchi il ruolo attualmente ricoperto da Evasio Gialletti. "La decisione del Parlamento - afferma Pierluigi Leoni - non risolve i problemi della comunità orvietana e la nuova candidatura di Cimicchi e la sua elezione rappresentano un pericolo per una corretta dialettica all'interno del Consiglio. I rapporti costruiti da Cimicchi in vent'anni come assessore e sindaco hanno creato legami personal-amministrativi da cui dobbiamo garantirci. Ma la soluzione potrebbe essere nell'assegnazione ad un rappresentante della minoranza della presidenza del Consiglio comunale". La proposta di Leoni ha trovato una positiva adesione anche in alcuni membri della maggioranza, purché la persona nominata sia chiaramente un uomo con carisma, un leader nel suo ambito politico: tutti hanno rilevato che l'equilibrio giusto può essere creato soltanto dalla presenza di un'alta personalità come il Leoni.

Pubblicato il: 01/04/2003

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