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Trenitalia ai pendolari: 'È diventato un costume generalizzato spararci addosso'

Giuseppe Angelini, responsabile regionale delle relazioni esterne di Trenitalia, replica all'esposto per interruzione di pubblico servizio presentato contro Trenitalia dal consigliere azzurro Massimo Morcella

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - "È diventato un costume generalizzato sparare su Trenitalia: treni in ritardo, sporcizia e via dicendo.  È vero ci sono dei problemi, nessuno lo nega, ma non così generalizzati come si vuol dire. La società sta investendo molto per migliorare il servizio". Secca la reazione del responsabile regionale delle relazioni esterne di Trenitalia, Giuseppe Angelini, in replica all'esposto per interruzione di pubblico servizio presentato lunedì mattina contro Trenitalia dal consigliere azzurro, Massimo Morcella. "Mi pare più un'iniziativa volta a mettersi in luce più che la testimonianza di un serio impegno nei confronti dei pendolari - commenta Angelini - impegno che si dimostra altrimenti, come ha fatto il sindaco e altri amministratori, cercando le vie di un confronto costruttivo e non con le azioni eclatanti".

Sui problemi dei pendolari orvietani Angelini offre risposte punto su punto. "In primo luogo - afferma - non è assolutamente nostra intenzione depotenziare lo scalo orvietano, importante tanto da un punto di vista turistico che per il numero dei pendolari che si spostano verso Firenze e verso Roma. Anzi, la nostra azione va verso il miglioramento del servizio e l'ammodernamento della rete. Con lo stanziamento di otto miliardi da qui al 2008 in cui rientrano interventi come la velocizazione Foligno-Terontola, il raddoppio della Orte-Falconara, la modernizzazione dei sistemi di sicurezza".  "La zona di Orvieto è ben servita, con un ventaglio notevole di collegamenti garantiti da Eurostar e Interregionali, anche se nessuno vuol negare le difficoltà che sta attraversando l'azienda e i disservizi che in una rete di 13 mila chilometri con 9 mila 200 treni che viaggiano ogni giorno, si possono, pure, verificare". L'obiettivo decoro e pulizia resta poi primario per Trenitalia che difende l'Operazione Decoro definita una "bufala" da pendolari. "Il restyling non è stato puramente estetico - ribadisce Angelini - ma funzionale. Per questo sono stati rifatti i sedili ma anche gli impianti di climatizzazione. E per quel che riguarda la pulizia sono stati recentemente rinnovati gli appalti con le società addette. E per un criterio ottimale di valutazione del lavoro che svolgono è stato introdotto il sistema dei sondaggi tra gli utenti. Ma in questo senso mi sento anche di sottolineare il fatto che un maggior grado di civiltà da parte dell'utenza potrebbe contribuire non poco al decoro dei treni. Anche la chiusura notturna della sala d'attesa (onerosa per Trenitalia perché serve un addetto che apra e chiuda il locale) è un provvedimento assunto proprio a vantaggio dell'utenza e della sicurezza pubblica, poiché di notte - e su questo ci sono state proteste altrove - la sala d'attesa diventa inevitabilmente un autentico bivacco".

Pubblicato il: 11/01/2006

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