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A dicembre un Consiglio dedicato agli anziani

L'assessore Cecilia Stopponi garantisce che è in preparazione "un progetto serio"...

ORVIETO - "Sarà un progetto serio, non una dichiarazione d'intenti".  Così l'assessore alla Sanità, Cecilia Stopponi, risponde al pungolo arrivato ieri dall'associazione "Maria Cristina Piccolomini" che lamentava i ritardi dell'Amministrazione comunale e dell'Istituto Piccolomini nel presentare un piano di intervento sulla disastrata situazione dell'assistenza agli anziani nel territorio di Orvieto.  La questione sarà al centro, insieme ad altre emergenze sociali, dell'incontro che il Comune ha fissato con l'assessore regionale al ramo, Maurizio Rosi, per domani. "L'atteso Consiglio comunale dedicato alla questione anziani - spiega ancora l'assessore Stopponi - si terrà entro il mese di dicembre, al massimo per i primi di gennaio.  I motivi del ritardo sono dovuti essenzialmente al fatto che vogliamo che quello sia un consiglio da cui possano uscire delle proposte più che concrete e non parole.  Per questo è necessario arrivarci con delle certezze.  Risposte e tempi certi sono, anche per noi, il primo obiettivo. Voglio dire che il lavoro di stimolo esercitato dall'associazione Piccolomini, con il suo intervento, trova assolutamente terreno fertile".  Nella stessa direzione, su concretezza dei risultati e tempi rapidi almeno nell'esposizione del progetto di recupero della villa, vanno le rassicurazioni che arrivano dall'Istituto Piccolimini Febei che a giorni dovrebbe presentare il piano. Al centro delle critiche mosse dall'associazione, guidata da Giuseppina Barloscio, era finito, appunto, proprio il progetto elaborato in questi mesi dall'Ente, progetto disapprovato soprattutto sotto il profilo della sostenibilità economica.  "L'Istituto - aveva affermato Giuseppina Barloscio - lavora da mesi su un progetto di ristrutturazione che, a fronte delle ingenti spese che comporterà, sembra indirizzato alla creazione di soli venti posti di residenza protetta, comunque dipendenti da preventiva autorizzazione regionale. Ci sembra quanto mai limitativo e altrettanto poco sostenibile da un punto di vista economico".

Pubblicato il: 14/12/2005

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