Fondazione CRO. Di nuovo una convocazione a vuoto
Poteva essere la volta giusta dopo i diversi tentavi non riusciti, ma hanno sbagliato i conti. Proposte di Guariglia e Leoni per sbolccare la situazione di stallo
Poteva essere la volta giusta dopo i diversi tentavi non riusciti, ma hanno sbagliato i conti.
L'assemblea della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, convocata ieri pomeriggio dopo altri inutili tentativi di raggiungere il numero legale, aveva finalmente raggiunto i 30 presenti necessari, ma dalle firme risultavano soltanto 29. Troppo pochi. Pier Luigi Leoni, infatti, si era dimenticato di firmare e l'assemblea si è accorta di essere stata "legale" soltanto quando Luigi Neri se n'è andato, per sostenere ulteriormente la sua posizione nei confronti della presidenza.
Contate le "teste", i convenuti si sono accorti che non c'era il numero legale, ma c'era stato.
Al di là dei numeri, in un clima propositivo, i presenti hanno comunque stabilito di "colloquiare" e le proposte avanzate da Guariglia e Leoni potrebbero costituire un passo innanzi verso la pacificazione.
Guariglia, presidente di CRO, ha prospettato una modifica dello statuto che consentirebbe ai decaduti di essere di nuovo ammessi in assemblea dopo 3 anni dalla decadenza, anziché 10 come avviene oggi. Una porta aperta a chi avrà di nuovo disponibilità a partecipare.
Anche Leoni ha prospettato modifiche statutarie, tese ad uno "svecchiamento" dei soci, all'entrata di donne e a facilitare l'azione propositiva, offrendo quindi un senso più compiuto ai lavori assembleari. Oggi, infatti, per poter presentare proposte è necessario il sostegno di un quarto dei soci e quindi l'assemblea è più agile come strumento di ratifica che non di elaborazione di idee.
Continua quindi il blocco dei lavori dell'Assemblea e potrà essere verificato soltanto in occasione della prossima convocazione se i "colloqui" intervenuti abbiano prodotto risultati.
Il ruolo dell'Assemblea della Fondazione CRO e la posizione del presidente sui diversi temi sollevati dagli oppositori erano stati tema di una conferenza stampa convocata da Terracina e tenuta a metà novembre.
Da allora, sembra, niente di nuovo sotto il sole.
Pubblicato il: 30/11/2005