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Omicidio Mencarelli. Oggi la decisione sulla scarcerazione della prostituta

Il legale della donna, l'avvocato Luca Maori del foro di Perugia si dice "fiducioso" della scarcerazione della sua assistitaTutto contro di lui. Che si dice innocente

ORVIETO - È fissata per stamani, a Perugia, l'udienza presso il Tribunale del  riesame per la scarcerazione della prostituta bosniaca, arrestata a quindici giorni dal delitto Mencarelli per favoreggiamento e false dichiarazioni al pm. La donna che si trovava con l'elettrauto di Allerona scalo quando l'uomo è stato ucciso ha ribadito a lungo agli inquirenti di non aver visto nulla quella mattina del 28 ottobre scorso, fintanto che le manette l'hanno convinta a parlare e a fare il nome di Crociani, il pensionato 65enne di Acqualoreto che, adesso, nega ogni addebito.

Il sospetto, per non dire la certezza, che la trentenne avesse visto il killer si era insinuata nella testa degli inquirenti sin dall'indomani dell'autopsia quando gli esami stabilirono che il colpo era partito dal livello del terreno da una distanza di appena un metro e mezzo, ovvero dalla parte posteriore della Punto della vittima dove si trovavano i due. Interrogata più volte la trentenne ha ripetuto le sue bugie fintanto che l'interrogatorio di garanzia le ha tirato fuori quello che nascondeva dalla mattina del delitto. Un nome, quello di Crociani, che coincideva con le ipotesi investigative degli inquirenti che lo avevano individuato nella parte del cliente che avrebbe ucciso accecato dalla gelosia.

Il legale della donna, l'avvocato Luca Maori del foro di Perugia si dice "fiducioso" della scarcerazione della sua assistita. "Ha raccontato tutto quello che sapeva - afferma - non sussistono più i presupposti perché sia ristretta in carcere. Se ha mentito lo ha fatto solo perché si è sentita minacciata ed ha avuto paura". Ma sarebbe questo il punto più controverso e quello sul quale avrebbero intenzione di scavare ancora gli inquirenti. Non solo. Ma anche il punto verso cui spingono le indagini i familiari di Mencarelli. Ovvero i motivi reali che abbiano spinto la prostituta bosniaca a mentire ostinatamente agli inquirenti. In ballo insomma ci sarebbe ancora la definizione dell'esatto ruolo giocato dalla prostituta nella vicenda e negli eventuali rapporti tra Mencarelli e il presunto killer. Insomma l'esito della sentenza dei giudici del tribunale del Riesame pare tutto fuorché scontata.  

Pubblicato il: 21/11/2005

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