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Tutto contro di lui. Che dice di essere innocente

Molti indizi e una testimone, ma il presunto assassino di Mencarelli continua a dirsi estraneo e non cede agli interrogatori La verità dagli esami del RIS

ORVIETO - Ad incastrarlo c'è l'arma del delitto, un fucile da caccia calibro 20; il movente, la gelosia per la prostituta (sostenuta, pare, da alcune testimonianze e da precedenti scenate); la vicinanza della sua abitazione (tre minuti a piedi) al luogo del delitto; l'assenza di un alibi per una mezz'ora (tra le 8 e le 9, quando è stato ucciso Mencarelli) in cui si sarebbe allontanato dagli operai che lavoravano a casa sua. E, infine, la testimonianza della prostituta, testimone oculare, che lo ha indicato come l'assassino. Eppure Franco Crociani, pensionato 65enne di Acqualoreto, ex taglialegna, celibe, ma con una compagna di lunga data che lo ha abbandonato da alcuni giorni, si professa assolutamente innocente.

Di armi comuni come quelle ce ne sono a centinaia. E d'altra parte l'anziano smentisce qualsiasi sentimento di gelosia nei confronti della donna della quale avrebbe, sì, parlato in giro ma nei termini in cui, in certi ambienti, si può parlare di una prostituta.  Nessun sentimento di rivalsa, dunque, neanche nei confronti di Mencarelli che l'anziano avrebbe detto di aver conosciuto soltanto di vista. Nei minuti in cui il suo alibi farebbe acqua sarebbe andato a dare da mangiare agli animali. E infine - secondo la difesa - la testimonianza della donna, che ha già mentito una volta agli inquirenti, sarebbe inattendibile. E anzi su di lei invitano a scavare ancora tanto il legali di Crociani quanto quelli dei familiari di Mencarelli.

Pubblicato il: 20/11/2005

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