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Omicidio Mencarelli, la verità negli esami del Ris

A dire l'ultima, tra il presunto killer, in carcere da mercoledì pomeriggio, e la giovane prostituta bosniaca che lo indica come l'assassino di Mencarelli saranno gli esiti degli esami scientifici, tra poche ore nelle mani degli inquirenti

di Stefania Tomba

ORVIETO - Omicidio Mencarelli, la verità negli esami del Ris. Nessun tentennamento da parte degli inquirenti di fronte alle accuse e le insinuazioni reciproche che si rivolgono Crociani e la prostituta sulla morte dell'elettrauto 44enne di Allerona scalo. A dire l'ultima, tra il presunto killer, in carcere da mercoledì pomeriggio, e la giovane prostituta bosniaca che lo indica come l'assassino di Mencarelli saranno, a questo punto, gli esiti degli esami scientifici che a ore saranno nelle mani degli inquirenti. Dalle rispettive celle del carcere di Orvieto e quello femminile di Perugia i due principali personaggi ad oggi coinvolti nella vicenda si scambiano accuse pesanti. L'uno negando categoricamente di aver sparato e adombrando più di un sospetto sulla possibilità che la donna abbia ancora molto da raccontare agli inquirenti, l'altra ribadendo di aver taciuto la verità soltanto per paura. La donna, in sede di interrogatorio di garanzia, all'indomani dell'arresto per favoreggiamento e false dichiarazioni al pm, avrebbe espressamente fatto il nome dell'assassino, affermando di aver visto il volto e gli occhi minacciosi di Crociani dietro il fucile calibro 20 che ha ucciso l'elettrauto. La difesa dell'uomo getta discredito sulle dichiarazioni della donna definita "inattendibile" specie perché le sue dichiarazioni sono arrivate a 15 giorni dal delitto e dopo 3 notti di carcere.

"Crociani può dire quello che vuole - afferma il legale della donna, l'avvocato Luca Maori del foro di Perugia - ma, di fatto, il riconoscimento della prostituta, anche se successivo, coincide coi risultati del lungo lavoro di intelligence dei carabinieri e della procura che aveva già portato ad individuare in lui il presunto killer. La mia cliente si è vista minacciata, per questo ha taciuto".  Alla luce di ciò la difesa della donna è "fiduciosa" sul pronunciamento da parte del tribunale del riesame che domattina dovrà decidere sulla scarcerazione della prostituta. Gli inquirenti, alla vigila dell'interrogatorio di Crociani, ammettevano apertamene che c'erano ancora alcuni aspetti da chiarire in tutta la vicenda.  E ce ne sono senz'altro molti all'indomani, visto l'esito assolutamente contraddittorio che hanno dato gli interrogatori di garanzia della prostituta che era con Mencarelli quando è stato ucciso e del presunto killer dell'elettrauto di Allerona scalo. In particolare resterebbe da focalizzare proprio l'esatto ruolo giocato in tutta la vicenda dalla prostituta, indicata dagli inquirenti come una donna dalla personalità "complessa" e di tempra molto forte.  E sulla quale si concentra anche l'attenzione dei familiari di Mencarelli che hanno affermato, attraverso i legali Angelo Ranchino e Luana Frizza, come vadano "ulteriormente chiarite le motivazioni che hanno spinto la cittadina extracomunitaria a dare versioni dei fatti incompatibili con quelle accertate dalle indagini, in quanto solo tale accertamento potrà far emergere la verità sul delitto".

Pubblicato il: 20/11/2005

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