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Giuseppe Ricci porta nel dibattito cittadino la sinistra DS

Dal sindaco alla Giunta, passando per il partito e senza tralasciare il vescovo Sinistra DS: sostegno a sindaco e Giunta, no al 'partito democratico'

ORVIETO - Un comitato di 40 membri e un esecutivo di 5 componenti.  Questi gli strumenti che, con la riunione di lunedì sera, ha voluto darsi la sinistra Ds dell'Orvietano per promuovere le iniziative e l'attività politica della minoranza del partito.  La sinistra Ds entra così nelle questioni cittadine: dal sindaco alla Giunta, passando per il partito e senza tralasciare il vescovo. A parlare è l'ex segretario della Quercia orvietana, da poco nominato portavoce provinciale della sinistra Ds provinciale, Giuseppe Ricci, tra i promotori del nuovo organismo e membro "di diritto" dell'esecutivo orvietano.  Ricci giudica "positivo l'operato dell'Amministrazione comunale" e al partito parla chiaro. "Sottolineiamo tuttavia - afferma -  come sia necessario che tutto il partito dia un sostegno formale forte alla nostra componente di Giunta". Dice di condividere alcune affermazioni del vescovo nei ripetuti appelli lanciati alla città. "Credo che il vescovo dica cose condivisibili. Quando dice, ad esempio, che bisogna lavorare per i giovani. Ma chi potrebbe dargli torto. Il fatto è che, dal mio punto di vista, paiono affermazioni scarsamente contestualizzate. Voglio dire affermazioni che poco riconoscono al percorso e alla storia di questa città, sia per quanto riguarda la fede sia per quanto riguarda l'amministrazione. Accolgo con entusiasmo la disponibilità del vescovo ad offrire il proprio contributo. Ma credo che non si può partire da un assunto come quello della presenza di una classe dirigente impegnata solo a litigare e che si disinteressa dei giovani. A nessuno sfugge che viviamo un momento di difficoltà, ma questo non può essere imputato unicamente al valore della classe dirigente - certamente maggiore in certi momenti minore in altri - ma anche ad un contesto che è quello di un Paese allo stremo. Qualsiasi riflessione sul futuro della città non può che partire dalla sua storia, una storia che negli ultimi 20/30 anni è stata unanimemente riconosciuta, in Italia e nel mondo, come una storia importante. Certo dobbiamo sempre interrogarci su come fare di più e meglio. Anche sul potere monolitico è bene ricordare che i cattolici sono in Giunta dal '92, ora possono contare anche sul sindaco, senza contare che il potere economico è sempre stato espresso ad Orvieto da altre forze". 

 

Pubblicato il: 16/11/2005

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