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Ars e Imbastoni "impallinati" da Filippetti

La Comunità montana rintuzza le critiche di ARS con numeri e giudizi

foto di copertina

Il giudizio totalmente negativo espresso qualche giorno fa dall'Associazione per il rinnovamento della sinistra, vicina a Costantino Pacioni e guidata da Zeno Ciro, su Umbria global service, ha scatenato la reazione del presidente della Comunità montana Valentino Filippetti.

Ormai quasi tutte le questioni amministrative dell'Orvietano, cava di Benano, gestione dell'acqua,  UGB, casello Orvieto nord hanno nei diesse e negli ambienti di sinistra propositori e denigratori. Se la suonano e se la cantano tutta al loro interno.
La maggioranza di centrosinistra fatica a trovare referenti credibili, garanti delle scelte compiute, e la minoranza del centrodestra non ha più spazio neppure per accennare una qualsiasi opposizione.


Pubblichiamo per intero l'intervento del presidente Filippetti in merito a Umbria global service non per correggere inesattezze o per un presunto "dovere di cronaca", come da lui sostenuto in un' infelice chiusura del suo comunicato, ma per offrire ai lettori un'informazione più completa, come sempre tendiamo a fare e come ci viene riconosciuto dai lettori attenti e in buona fede.

 

"Curiosamente l'Associazione per la Rinascita della Sinistra si occupa della Società mista costituita dalla Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana il 23 luglio 2003, dopo l'approvazione all'unanimità in Consiglio.
Il partner privato è stato selezionato con un Bando Europeo ai sensi di legge.
L'obiettivo della Società è: "La tutela e la valorizzazione del patrimonio da un lato e dall'altro contribuire ad avviare nuove iniziative imprenditorialinella riutilizzazione più redditizia dei ricavati dai tagli dei boschi.
Il patrimonio demaniale può essere il capitale di dotazione di un progetto integrato dello Stina e che veda una forte collaborazione tra pubblico e privato."
Dopo un anno di funzionamento la Società ha chiuso il Bilancio 2004 con profitto.
Vorremmo sottolineare che la Comunità Montana che detiene la maggioranza assoluta delle quote non ha dovuto anticipare nessuna somma per l'avvio dell'attività.
Nel 2004 la Comunità Montana ha prestato manodopera per un totale di euro 44.856,32, mentre la Società ha utilizzato 110 dipendenti assunti direttamente.
Altro beneficio enorme per l'Ente è stato la disponibilità di cassa. Infatti la Società paga all'atto della vendita il 50% dell'importo.
Altro dato significativo per l'Ente è quello di aver ottenuto dei prezzi più alti degli anni in cui si facevano gare pubbliche e più alti rispetto al prezzo di mercato corrente.
Questi gli andamenti dei costi medi per ettaro:
2001 prezzo medio per ettaro euro 1.668,21
2002 prezzo medio per ettaro euro 1.748,36
In questi due anni sono state fatte gare pubbliche.
Dal 2003 è subentrata la Società e i prezzi si sono alzati:
2003 prezzo medio per ettaro euro 1.907,63
2004 prezzo medio per ettaro euro 1.797,17
Ovviamente il taglio e la commercializzazione della legna non sono l'unico obiettivo della Società.
I vari campi, previsti nel Businnes Plain  e confermati nel piano industriale approvato dal C.d.A. della Umbria Global Service nel 2005 sono:
- la realizzazione di un primo impianto per la lavorazione della legna nel Comune di San Venanzo (che è in via di ultimazione).
- la commercializzazione dei prodotti derivanti dal legno presso le catene dei supermercati.
- la pulizia degli elettrodotti, attività di servizio per i Comuni nel campo dei lavori ambientali  e delle attività di infrastrutturazione energetica e telematica.
Ovviamente rimane sullo sfondo tutto il tema delle energie alternative, dalle biomasse all'energia eolica  per le quali  è necessario un chiaro orientamento dagli Enti competenti.
Non ci sembra che tutto questo possa far parlare di fallimento, ma di un ottimo esempio di società mista pubblico privata.
Le posizioni del consigliere Imbastoni sono state contestate dalla stragrande maggioranza dei consiglieri nel Consiglio della Comunità Montana del  26/05/05.
Si può osservare inoltre che Imbastoni ha indicato un proprio rappresentante in seno alla Società Umbria Global Service, il quale ha sempre sostenuto e votato tutte le decisioni del C.d.A.
Aggiungo una nota personale sul fatto che trovo curioso che l'Associazione per la Rinascita della Sinistra si occupi di questa questione senza essersi documentata e soprattutto che sostenga la tesi di ritornare al "libero mercato".
Ovviamente la Comunità Montana è sempre a disposizione per dare tutte le informazioni richieste e nel frattempo chiede la rettifica delle inesattezze pubblicate, per dovere di cronaca".

Pubblicato il: 12/08/2005

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