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Gli agricoltori dicono no alla cava di Benano

In un incotro con amministratori, associazioni e stampa la Confederazione agricoltori ha spiegato i motivi del suo "no" La CIA ha presentato opposizione alla deliberazione del Comune di Orvieto relativa lla cava di Benano. Il testo...

ORVIETO - La Confederazione italiana agricoltori dell'Umbria ribadisce la sua netta contrarietà alla cava di Benano, nel Comune di Orvieto. Questa mattina nel corso di un incontro nella Sala del Governatore a Palazzo dei Sette al quale hanno preso parte, tra gli altri, Walter Trivellizzi, presidente regionale Cia, Giampiero Rosati, presidente Cia Orvieto, Stefano Mocio, sindaco di Orvieto, il capogruppo di Rifondazione comunista al Comune di Orvieto Giancarlo Imbastoni e Gianni Cardinali per il WWF, sono state illustrate le motivazioni del "no".
La Cia ha presentato una serie di osservazioni alla variante del P.R.G. del Comune di Orvieto. È stato sottolineato, innanzitutto, il ruolo multifunzionale dell'agricoltura, che non si esaurisce nella produzione di derrate alimentari, ma contribuisce in modo determinante alla salvaguardia dell'ambiente, alla formazione e al mantenimento del paesaggio, alla fornitura di servizi di ospitalità come l'agriturismo.
La realizzazione di un sito estrattivo nel bellissimo e produttivo altopiano dell'Alfina cancellerebbe per moltissimo tempo la possibilità per gli agricoltori della zona di proseguire nelle loro attività, compromettendo pesantemente funzioni di vitale importanza per la salvaguardia dell'ambiente e la valorizzazione delle risorse naturali locali.
La Cia rileva, poi, come l'area in questione sia situata in una zona a forte antropizzazione, a pochi metri dall'abitato di Benano e in prossimità dei paesi di Castelgiorgio e Castelviscardo.
La motivazione riguardante la creazione di nuovi posti di lavoro - inoltre - risulta scarsamente credibile, in quanto le attività di cava hanno effetti molto limitati sull'occupazione, come è evidenziato anche dal Piano regionale per le attività estrattive.
In base a queste considerazioni, che forniscono elementi nuovi  non sufficientemente valutati al momento dell'approvazione alla variante del P.R.G., la Cia dell'Umbria ritiene opportuno sospendere le procedure volte alla destinazione a cava dell'area di Benano, poiché che l'area in questione debba continuare ad essere destinata a uso agricolo e non venga irrimediabilmente danneggiata da interventi che stravolgano in maniera irreparabile l'ambiente, il territorio e la sua economia

Pubblicato il: 05/08/2005

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