Il testo dell'opposizione alla deliberazione del Comune di Orvieto realtiva alla cava di Benano presentata dalla CIA

OSSERVAZIONI ALLA DELIBERA N.49 DEL 23.05.2005 ai sensi dell'art. 13 comma 3 della L.R. 11/05

 

Il sottoscritto Walter Trivellizzi, in qualità di Presidente e Legale Rappresentante della Confederazione italiana agricoltori dell'Umbria, domiciliato ai fini della presente procedura in Perugia, via Mario Angeloni, 1,

 

premesso

 

che, ai sensi e per gli effetti della L.R. n.11 del 22.02.2005, art.2, comma 2, lett. B), la parte operativa del P.R.G. di Orvieto "individua e disciplina gli interventi relativi alle azioni di conservazione, valorizzazione e trasformazione del territorio considerate strategiche nella parte strutturale, nel rispetto degli scenari qualitativi e quantitativi da quest'ultima definiti e con specifica attenzione alle dimensioni sociali, economiche, ambientali e morfologico-funzionali degli interventi";

 

che non appare in linea con tale disposizione la parte operativa del P.R.G. di Orvieto adottata con la deliberazione consiliare n. 49 del 23.05.2005 con riferimento alla macroarea che la parte strutturale del P.R.G. definitivamente approvata con la deliberazione consiliare n.136 del 17.12.2004 ha individuato per l'attività di coltivazione, estrazione, lavorazione e valorizzazione primaria di materiale basaltico in località Benano nella zona posta al margine dell'ex aeroporto di Castelgiorgio;

 

che la legislazione regionale in materia consente l'apertura di nuove cave esclusivamente per il soddisfacimento del fabbisogno regionale nel rispetto dell'ambiente e del territorio, attribuendo ai Comuni la facoltà di individuare ambiti in cui l'esercizio delle attività estrattive non è compatibile con l'assetto e con lo sviluppo del territorio interessato,

 

formula

 

al P.R.G. adottato con la succitata delibera n. 49 le seguenti osservazioni: 

 

-considerando che gli imprenditori agricoli si stanno adeguando, anche in Umbria, alle nuove esigenze ed alle sfide del mercato globale puntando sulla qualificazione e la certificazione di prodotti mediante il loro stretto collegamento alla storia, alla tradizione ed alla cultura del territorio di provenienza;

 

-considerando che è ormai universalmente riconosciuto il ruolo multifunzionale dell' agricoltura, che non si esaurisce, quindi, nella mera produzione di derrate alimentari ma contribuisce in modo determinante alla salvaguardia dell' ambiente, alla formazione ed al mantenimento del paesaggio, alla fornitura di servizi di ospitalità come l' agriturismo e così via;

 

-considerando che la realizzazione di un sito estrattivo nel bellissimo e produttivo altopiano dell'Alfina cancellerebbe per moltissimo tempo la possibilità per gli agricoltori della zona di proseguire nelle loro attività compromettendo pesantemente funzioni di vitale importanza per la salvaguardia dell' ambiente e per la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali locali;

 

-considerando che l'area in questione, pur essendo lontana dal centro storico di Orvieto, è invece situata in una zona a forte antropizzazione, a pochi metri dall'abitato di Benano e in prossimità dei paesi di Castelgiorgio e Castelviscardo e ingloba singoli appezzamenti che rischierebbero di essere sottoposti a esproprio;

 

-considerando che la motivazione riguardante la creazione di nuova occupazione risulta scarsamente credibile, avendo le attività di cava effetti molto limitati sulla occupazione come opportunamente evidenziato anche dal Piano Regionale delle Attività Estrattive;

 

-considerando che il Piano Regionale delle Attività Estrattive così evidenzia gli effetti negativi dell' apertura di nuove cave sull'ambiente: "L'attività di estrazione determina un marcato impatto antropizzante sul territorio che può proseguire anche al termine dell'attività di escavazione vera e propria";

 

tutto ciò considerato

 

 OSSERVA

 

-che appare opportuno sospendere le procedure amministrative volte a destinare a cava l'area in Loc. Benano individuata dalla Delibera Consiliare n. 49 del 23.05.2005;

 

-che è necessario, nell' interesse generale, mantenere la destinazione agricola dell' area in questione anche per non danneggiare irrimediabilmente l' ambiente, il territorio e la sua economia.

 

 

Distinti saluti.

 

 

Il Presidente regionale

della

Confederazione italiana agricoltori

Dr. Walter Trivellizzi