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La bomba non c'era, la paura sì

Il falso allarme ha fatto scattare, da parte degli inquirenti, una denuncia contro ignoti per procurato allarme. Le foto della bombaAttentato sì attentato no

foto di copertina

Foto Bonifazi

di Stefania Tomba

ORVIETO - Un vasetto di funghi mezzo vuoto di una nota casa italiana, con dell'olio, e due pagine accartocciate di una rivista, compresse all'interno. Il tutto ermeticamente chiuso con l'originale capsula metallica e avvolto in una busta di carta paglierina. Questo il contenuto dell'involucro ritrovato ieri mattina sulla soglia di una delle finestre laterali del palazzo dei Sette che si affacciano su via della Costituente e che, per una mattinata, ha fatto ripiombare la Rupe in un nuovo incubo "pacco bomba". Il falso allarme ha fatto scattare, da parte degli inquirenti, una denuncia contro ignoti per procurato allarme. Il che esclude l'effettiva pericolosità dell'oggetto rinvenuto. Anche se la polizia è intenzionata a dar fondo alle indagini per alcuni particolari poco chiari che lascerebbero il campo anche alla possibilità che si sia trattato di un tentativo intenzionale di lanciare un messaggio o comunque un segnale, al momento, non meglio decifrato. In particolare il fatto che nelle pagine della rivista insolitamente accartocciate dentro il vasetto (le pagine sono tratte da un vecchio numero del mensile "Il Messaggero di Sant'Antonio") figurava un articolo in merito al dibattito sugli ogm, argomento caldo e che potrebbe rivelarsi un particolare non casuale. Per questo tutto il contenuto dell'involucro è ora al vaglio della Scientifica.

I fatti. L'allarme è scattato ieri mattina intorno alle 9,20. Quando una signora orvietana con la figlioletta di sedici mesi tornava dal mercato del sabato e, lungo via della Costituente, altezza dell'ultima finestra a volta del palazzo dei Sette, ha notato l'involucro di carta e ha avvisato i poliziotti di quartiere che si trovavano proprio in zona. "Ho pensato subito che fosse un eccesso di scrupolo - afferma candidamente - poi mi sono detta che non si sa mai, di questi tempi". Ed è stato così che sul posto si sono recati immediatamente polizia e carabinieri che hanno chiuso l'acceso alla strada - già isola pedonale - e fatto evacuare il palazzo dei Sette e le due attività - un negozio di scarpe e un'immobiliare - che vi insistono. Fino all'arrivo degli artificieri del comando provinciale dei carabinieri Perugia che - una volta disposte le misure di sicurezza con il soccorso dei vigili del fuoco e del 118 - hanno preso in esame il presunto ordigno facendo rientrare l'allarme. Un sospiro di sollievo per i molti orvietani e turisti che, tra la curiosità e la preoccupazione, si erano assiepati nel crocevia centrale della città nell'arco della mattinata. Ora sarà la polizia a cercare di capire se si sia trattato di una banale dimenticanza da parte di qualcuno o se, come sembra, alla base ci sia stata l'intenzione di seminare il panico e perché. Al momento non si esclude alcuna ipotesi. 

 

Pubblicato il: 31/07/2005

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