Attentato sì attentato no

ORVIETO - Attentato o non attentato. I recenti fatti di cronaca a livello nazionale e internazionale hanno fatto alzare la soglia di attenzione creando talvolta autentiche psicosi che fanno gridare all'allarme più spesso di quanto non accadesse in passato e per episodi a volte anche insignificanti. È il caso della macchia maleodorante in piazza Duomo del giugno scorso che si è rivelata poi soltanto un antiparassitario. O la presunta valigetta bomba ritrovata nel settembre dello scorso anno nel piazzale della stazione ferroviaria. Che si scoprì poi essere stata la dimenticanza di un elettricista di Stroncone. O la valigia ritrovata più recentemente alla festa dell'Unità di Ciconia: un trolley che probabilmente il proprietario aveva impropriamente abbandonato perché con le rotelle rotte. Non era uno scherzo invece la bomba del 2 marzo di via Angelo da Orvieto. Una bomba vera congegnata a doppio innesco, in una bottiglia di cointreau, imbottita con un chilo di esplosivo a  basso potenziale. Una bomba che non è esplosa probabilmente solo per errore. Se è per errore che il timer era rotto. In procura il fascicolo resta aperto contro ignoti per tentata strage e a giorni sono attesi i risultati della Scientifica decisivi per una svolta alle indagini da tempo in fase di stallo.