ARS chiede di potenziare i collegamenti ferroviari

ORVIETO - L'Ars rilancia sulla questione del presunto smantellamento che Trenitalia avrebbe in mente per la stazione ferroviaria di Orvieto. E va nella direzione esattamente opposta chiedendo al contrario il potenziamento dei collegamenti regionali e interregionali verso nord e uno snodo ferroviario più in stretto rapporto con l'industria che consenta di trasferire su rotaia una parte del trasporto. Sulla questione degli orari ferroviari interviene Ciro Zeno, responsabile organizzativo dell'associazione per il rinnovamento della sinistra. "Non è possibile - afferma - che non ci siano treni in grado di garantire collegamenti comodi con Perugia che è il capoluogo regionale e con Firenze, metà di molti pendolari orvietani, siano essi studenti o lavoratori. Il minimo che chiediamo è un convoglio che arrivi a Firenze tra le 7,30 e le 8, per l'apertura degli uffici e dell'Università". "Né è concepibile poi - prosegue - che i pendolari vengano a conoscenza del fatto che un treno è stato soppresso proprio mentre si trovano in stazione ad aspettarlo". Il tutto in quadro che si prospetta poco roseo per la stazione ferrovia di Orvieto che secondo quanto sostenuto dall'Ars sarebbe a rischio smantellamento: prima la scomparsa del capotreno e poi la chiusura in determinate fasce orarie che diventerebbe chiusura totale man mano che si dovesse procedere agli esodi alfa totale. Intanto si moltiplicano le proteste dei pendolari non disposti a tollerare oltre i numerosi disagi con cui hanno quotidianamente a che fare. "Stiamo valutando - afferma in una lettera un lettore del giornale - l'opportunità di una forte azione di protesta, già a partire dal prossimo mese di luglio"