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Rassegna delle pizze pasquali

Degustazione di pizze pasquali in abbinamento ai vini della Strada dei Vini Etrusco Romana in Provincia di Terni. Dal 25 al 30 marzo

foto di copertina

Dopo il successo delle edizioni 2003 e 2004, il "Palazzo del Gusto" , Enoteca Regionale dell'Umbria di Orvieto sta organizzando la terza rassegna dedicata alle pizze pasquali, prodotto da forno della tradizione che, ad Orvieto e nell'alto Orvietano, vede uno dei punti di produzione più qualificati dell'Umbria. 

La manifestazione è realizzata con la collaborazione di panificatori, pasticceri, associazioni, scuole e appassionati di cultura gastronomica dell'Orvietano.

Oltre alla sezione "professionali", cioè artigiani del pane, pasticceri e forni di tutto l'Orvietano, per la seconda volta il Palazzo del Gusto apre la rassegna anche ai cosiddetti produttori "amatoriali"di pizza, cioè i privati cittadini, le famiglie, le associazioni, le Scuole, le cui pizze o torte di Pasqua saranno esaminate e valutate dalla giuria in una apposita sessione.

La terza edizione della rassegna delle pizze pasquali si svolgerà quest'anno dal 25 al 30 marzo, con degustazione di pizze pasquali presso il "Palazzo del Gusto, Chiostro di San Giovanni, via Ripa Serancia, dalle ore 10,30 alle ore 12,30 e dalle 16,30 alle 18,30.  L'ingresso alla manifestazione è libero.

Un po' di "storia" della pizza di Pasqua.

Nella cultura tradizionale di Orvieto e dell'Orvietano, il momento pasquale detiene un posto di primissimo piano ed è collegato al momento del rinnovo vegetativo e alla fine della Quaresima penitenziale.  Le pizze o torte di Pasqua, dolci o al formaggio, rappresentano quindi il "cibo della festa" per definizione, il ritorno dell'abbondanza dopo l'astinenza.

Per questo ad esse era collegato un vero e proprio ciclo rituale che coinvolgeva le fasi della cerca degli ingredienti, prima di tutto le uova, elemento simbolico pasquale per eccellenza, la preparazione e la stessa somministrazione ai membri della famiglia e alla cerchia di amici come scambio bene augurante. Le pizze pasquali sono quindi ancora oggi oggetto di grande attenzione a livello familiare, e costituiscono un vero e proprio relitto vivente di una tradizione che ancora è tramandata e resa attuale in molta parte dell'Umbria.

La prima colazione pasquale iniziava verso le 11 e andava avanti per ore, non vi era una successione particolare nei cibi, era una specie di grande brunch. La tavola rimaneva apparecchiata per tutto il giorno, per accogliere parenti e vicini che venivano in visita. Sulla tavola  non mancavano mai il vino e il vino santo. Tutto era stato rigorosamente benedetto il Sabato santo e perciò gli avanzi, briciole, gusci d'uovo, non venivano buttati via ma gettati nel focolare.  

Pubblicato il: 22/03/2005

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