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Joan Miró in una mostra inedita, dal 24 marzo al 12 giugno, al Museo Emilio Greco.

La straordinaria iniziativa è frutto dell'ambizioso lavoro della società orvietana Sistema Museo e si colloca brillantemente nel tentativo di rilancio culturale, ma anche turistico, della città che ha chiuso la stagione 2004 in ribasso...

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Joan Miró in una mostra inedita, dal 24 marzo al 12 giugno, al Museo Emilio Greco di Orvieto. La straordinaria iniziativa è frutto dell'ambizioso lavoro della società orvietana Sistema Museo che, da cinque anni, gestisce direttamente il Museo Greco e il pozzo di San Patrizio. In arrivo nella città del Duomo una selezione di dipinti del pittore spagnolo appartenente a una preziosa collezione privata. Tutte opere (saranno selezionate in parte quest'oggi nel corso di un primo incontro operativo) che non sono mai state esposte prima d'ora. Nel frattempo 18 statue di Emilio Greco voleranno a Roma dove a Palazzo Venezia è in allestimento l'antologica (dall'11 marzo al 25 maggio) che celebra il decennale della scomparsa dell'artista.

L'iniziativa si colloca brillantemente nel tentativo di rilancio culturale, ma anche turistico, della città. A confermare, entusiasta, la rinnovata sinergia tra istituzioni, ma anche privati, al fine di promuovere la città è l'assessore Carlo Carpinelli che nella giornata di domani si appresta a fare il punto sugli eventi in programma il 2005 insieme a Opera del Duomo, Fondazione Cassa di Risparmio e consorzio "Orvieto Promotion". "È pronto un ricco calendario di iniziative - afferma l'assessore - che sottoporremo all'attenzione di sponsor nazionali e internazionali che abbiano interesse a legare il proprio nome alla nostra città. Si tratta di eventi legati alla tradizione ma anche di qualche sostanziale novità. A partire da una mostra di De Chirico fino ad alcune iniziative che porteranno alla chiusura del centro storico. Un centro da vivere, in specifiche occasioni, tra concerti, musei e negozi aperti. È una idea che stiamo valutando insieme alle associazioni di categoria".

Insomma la parola d'ordine per far tornare i turisti sulla Rupe è sinergia. Si perchè le visite, nella città del Duomo, hanno chiuso la stagione 2004 con una flessione che si attesta sul - 0,24%. "Una sostanziale tenuta - commenta l'assessore Carlo Carpinelli - se si considera il dato regionale (-9,6%) che è decisamente più preoccupante". "Inoltre - prosegue Carpinelli - i numeri ci dicono che Orvieto ha compensato la perdita di presenze italiane con un incremento del 3,49% degli ospiti stranieri: la città mantiene dunque un forte appeal su quello che può tranquillamente essere considerato come un serbatoio di sicurezza estremamente appetibile".

Pubblicato il: 02/03/2005

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