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Natale a rischio FLOP

Un prezzo "amico" per scaldare i motori della corsa al regalo che non c'è. Parte alla moviola già da qualche anno, e quest'anno di più, il business del Natale. E per scongiurare l'evasione di acquisti dalla città del Duomo l'assessore al commercio e le associazioni di categoria si mettono a tavolino

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ORVIETO - "Un prezzo amico" per scaldare i motori della corsa al regalo che non c'è. Parte alla moviola già da qualche anno, e quest'anno di più, il business del Natale. E per scongiurare l'evasione di acquisti dalla città del Duomo l'assessore al commercio e le associazioni di categoria si mettono a tavolino. "L'Amministrazione - spiega Massimo Frellicca - vuol fare la sua parte per cercare di lanciare insieme alle associazioni il progetto di "ipermercato naturale del cento storico" attraverso una adeguata operazione di marketing che vada incontro alle tasche dei consumatori".

È il segno evidente che, effettivamente, anche la festa del consumismo per eccellenza, il Natale, quest'anno rischia seriamente il flop. Avanza qualche perplessità anche il presidente della locale Confcommercio, Giuseppe Santi. "I report delle associazioni di categoria sono tutt'altro che favorevoli. - afferma -. Basterà pensare che la contrazione della spesa è arrivata a penalizzare anche il settore alimentare che ha subìto un calo variabile da città a città e oscillante tra il 4 al 12 per cento nelle città umbre. Poi c'è la crisi tradizionale dell'abbigliamento che investe tanto più Orvieto in funzione dell'invecchiamento della popolazione e degli stili di vita che ne conseguono". Insomma che spiragli aprono le feste? "L'impennata negli acquisti ci sarà, come al solito nell'ultima settimana e limitatamente ai settori tradizionalmente legati al Natale (infanzia, alimentare), ma non sarà quella a ripianare il bilancio di una stagione con un trend nettamente negativo". Le luminarie in centro intanto si fanno aspettare, almeno fino ai primi di dicembre. Altrettanto le vetrine. Nessun addobbo infatti, a meno di un mese dalla nascita di Gesù Bambino, invita espressamente all'acquisto natalizio.

Resta fiducioso il presidente della Confesercenti Umbra. "Il Natale è la festa più sentita dell'anno - afferma Sandro Gulino - e difficilmente, in questa occasione, ci si sottrae dal regalare qualcosa di particolare e magari non necessariamente utile. Per questo sono convinto che nonostante la contrazione della capacità di spesa sia generale, alla fine gli affari sotto l'albero ci saranno. E di certo, se non basterà il Natale a rifocillare le casse dei commercianti orvietani, ci penseranno i tanti turisti che sceglieranno la Rupe per il Capodanno 2005. I numeri, infatti, della 12esima edizione di Umbria Jazz Winter danno decisamente di che sperare a tutti gli esercenti della Rupe".

Pubblicato il: 26/11/2004

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