Casa di riposo, Cimicchi risponde alla minoranza

di Simona Coccimiglio

Piccolomini Febei, Cimicchi raffredda le polemiche e risponde alla minoranza sulla sua carica di commissario straordinario dell'ospizio e sulla gestione economico - patrimoniale dell'Ente negli anni che lo hanno visto primo cittadino di Orvieto.

Ho provveduto - afferma l'ex sindaco - a sistemare ogni questione patrimoniale relativa all'istituto. Del resto ogni mio atto è approvato dalla Regione e a me non resta nessuna libertà di movimento.

La linea per la realizzazione di un nuovo progetto è già stata tracciata. Si sta sbloccando la questione relativa alla convenzione con la Usl per la creazione di una nuova struttura che io auspico possa essere edificata nel centro abitato piuttosto che al di fuori, per favorire una migliore integrazione degli anziani ricoverati sia con la gente che con l'ambiente che li circonda".

La questione relativa alle cattive condizioni in cui versa da tempo il Piccolomini Febei non passa inosservata e Cimicchi rimette al sindaco e al Consiglio comunale la decisione di trasferire altrove gli anziani in attesa dei lavori di ristrutturazione dell'istituto e soprattutto in attesa della costruzione di un nuovo centro di accoglienza.

L'ospizio - continua il commissario straordinario - ha l'urgente necessità di disporre di una nuova struttura.

Il sopralluogo dei carabinieri del Nas si è limitato alla constatazione delle reali condizioni in cui l'ospizio si trova disponendo l'immediato trasferimento degli anziani che vi sono ospitati e non la sua chiusura".

Tra le soluzioni d'emergenza individuate dall'Amministrazione comunale, in coincidenza dei lavori, lo spostamento dei"pazienti" presso le scuole elementari dismesse di viale Primo Maggio.

Ipotesi che rischia di far saltare il Consiglio di Zona di Orvieto Scalo spaccato, a quanto pare, sulla scelta di destinare l'ex scuola ad un uso più funzionale alle dinamiche del quartiere piuttosto che al ricovero degli anziani finora ospitati presso il Piccolomini Febei.