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Novità nei termini di rinnovo della convenzione con la Sao

All’indomani dell’approvazione in Regione del piano dei rifiuti solidi urbani il sindaco della città del Duomo è al lavoro per il prossimo atto. Già dalla prossima settimana inizieranno i primi incontri per il rinnovo della convenzione con la società che gestisce i rifiuti de “Le Crete"

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO – Sui rifiuti il sindaco Stefano Mocio punta alla trasparenza. All’indomani dell’approvazione in Regione del piano dei rifiuti solidi urbani che - col definitivo lasciapassare di palazzo Donini -  permetterà a ogni discarica di destinare il 10 per cento della propria capacità residua ai rifiuti speciali, il sindaco della città del Duomo è al lavoro per il prossimo atto.

 

Già dalla prossima settimana inizieranno i primi incontri per il rinnovo della convenzione con la società che gestisce i rifiuti de “Le Crete”. L’accordo con la Sao parte da una serie di esigenze che l’amministrazione ha intenzione di mantenere come punti fermi. “Ribadire in maniera assoluta – afferma il sindaco - il no secco a quei rifiuti speciali etichettati come tossici, nocivi e pericolosi. Quelli cioè che mai sono arrivati e mai dovranno arrivare”.

 

Un paio di novità interessanti riguardano l’apertura di varie opportunità di partecipazione al monitoraggio dell’attività della discarica, da parte delle istituzioni e dei cittadini. “È necessario – spiega – costituire una consulta, composta dai soggetti istituzionali, dai consumatori e soprattutto dalle associazioni ambientaliste. L’organismo dovrà avere a disposizione gli strumenti per una costante supervisione dell’attività del gestore”.

 

E i cittadini? Per loro l’iniziativa in progetto è quella della “discarica a porte aperte” che consentirebbe loro di toccare con mano la bontà del lavoro fatto presso l’impianto. “Tutte le iniziative si muovono nella direzione di una maggior trasparenza e dunque una maggior garanzia per la città”. Un occhio al futuro della discarica, un occhio ai libri contabili comunali. “Il bilancio non può essere dipendente dai proventi della discarica: non lo è stato in passato e lo sarà sempre meno in futuro”. Assicura il sindaco.

 

A restare aperto anche il capitolo tariffe. Quello dolente. Si perché l’approvazione del piano regionale accelera il percorso segnato verso la tariffazione unica provinciale. Ma su quella una componente importante sarà rappresentata dai costi sostenuti dall’impianto industriale di compostaggio per lo smaltimento dei rifiuti.

 

Ovvero, tanto più diminuiranno i quantitativi in discarica, tanto più si alzeranno le tariffe imposte dal gestore privato ai Comuni. A conti fatti si arriverebbe a parlare di spese triplicate. Partita dura specie per i Comuni del comprensorio orvietano, che rischierebbero il collasso. Decisivo, in questo senso, lo smaltimento dei rifiuti speciali e il riordino dei bacini regionali al fine di mantenere le 240 tonnellate minime giornaliere che consentono di conservare le agevolazioni esistenti.

 

Pubblicato il: 14/10/2004

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